Solange Marchignoli è l’avvocato che difende la madre della piccola Diana, 18 mesi, lasciata sola in casa e morta di stenti
«Alessia Pifferi non ha ancora capito cosa ha fatto. Si rende conto che sua figlia non c’è più ma c’è bisogno di altro tempo perché realizzi davvero cosa è successo». Solange Marchignoli è l’avvocato chiamato a difendere Alessia Pifferi, rinchiusa dal 21 luglio nel carcere di San Vittore a Milano con l’accusa di aver fatto morire di stenti sua figlia Diana, di 18 mesi, lasciandola da sola in casa (a Ponte Lambro-Milano) per 6 giorni.
La vita in carcere di Alessia Pifferi è in totale isolamento. Controllata a vista , la donna non ha contatti con l’esterno. Ha cercato però attraverso il suo legale di sentire la madre e l’ex compagno, ma i tentativi sono andati a vuoto . «La signora Pifferi è una donna molto sola- racconta l’avvocato- . Né la madre, né il compagno vogliono più sentire parlare di lei. Però devo dire che in carcere le sono arrivate lettere di persone a lei sconosciute che vorrebbero aiutarla. Anch’io ricevo ogni giorno lettere di uomini e donne che chiedono cosa poter fare per darle una mano, per poterle comprare dei vestiti, o mandarle del denaro».Avvocato, nei vari colloqui che ha avuto con la sua assistita, lei si è mai sfogata, le ha mai detto "Ma cosa ho fatto?". «No, questo no. Non ancora. Però ha pianto. Soprattutto le prime volte che ci siamo parlate e ha raccontato la sua storia, ha pianto». ( Valentina Baldisserri / CorriereTV ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/legale-alessia-pifferi-no-non-ha-ancora-capito-cosa-ha-fatto/a1090702-1a4d-11ed-a4ca-24dcb38fef4d