Viktorya Kokareva è una giornalista russa che vive da alcuni anni in Italia. Oppositrice di Putin, ha collaborato con diversi media indipendenti russi come Meduza e Novaya Gazeta, intervistata da Fanpage.it ha spiegato la situazione attuale nel suo paese. "Quasi tutti i media indipendenti hanno chiuso, la parola guerra è diventata proibita, le nuove legge arrivano a 15 anni di carcere per diffusione di presunte fake news sull’esercito e fino a 20 anni per tradimento della patria". Nelle ultime settimane in Russia si è arrivati a 17 mila arresti durante le manifestazioni contro la guerra: "L’organizzazione di avvocato ODV-info ha denunciato anche dei casi di tortura, non è solo la polizia a essere violenta ma anche la guardia nazionale, la Rosvgardia". Intanto le sanzioni stanno colpendo la popolazione: "I pagamenti all’estero non funzionano più, i marchi occidentali hanno chiuso i negozi, non ci sono più voli e c’è la fila fuori ai negozi di armi, la gente ha paura del caos. Ma se anche Putin morisse domani, non cambierebbe molto, le figure più potenti non sono gli oligarchi, ma i Siloviki, membri dei servizi segreti (FSB) che curano l’immagine pubblica di Putin, a loro interessa mantenere questo regime". 

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