La fila dei diritti. Migranti fuori dalla Questura al freddo per chiedere i documenti a Roma

di solobuonumore

La fila dei diritti. Migranti fuori dalla Questura al freddo per chiedere i documenti a Roma

"Voglio lavorare, imparare la lingua italiana e portare qui mio figlio". Pedro è seduto sul marciapiede accanto alla Questura di via Teofilo Patini. Sono le 22:30 e il termostato segna 8 gradi. Accanto a lui Luisa. Sono entrambi peruviano, scappati dal proprio paese perché subivano estorsioni e non erano più al sicuro. Ora sono qui, seduti in mezzo alla strada ad aspettare di mettersi in fila per fare richiesta d’asilo.
"Io sono il numero 32, voi siete il 31 giusto?" chiede un ragazzo bengalese. 31 numeri, ma decisamente meno persone presenti in strada. "Qui c’è il traffico delle code, c’è gente che si fa pagare 50-60 euro per darti un posto in fila" spiega il giovane peruviano. Poi aggiunge: "Se non rientri in quelle 30-40 persone che riescono ad accedere il giorno dopo in Questura, allora è meglio che torni la prossima volta. Qui stiamo al freddo, buttati per strada senza sicurezza per essere i primi".
Dalle prime luci dell’alba una lunga fila percorre via Teofilo Patini. Una serpentina umana che termina davanti all’ingresso degli Uffici Immigrazione della Questura di Roma. Le porte si aprono alle 7:30, chi non ha passato la notte sul marciapiede si presenta verso le 5 del mattino. Le porte si aprono alle 7:30, ma l’attesa comincia dalle 5 del mattino, se non prima. I 15 che hanno trascorso la notte all’addiaccio smontano il loro bivacco e si posizionano in testa.

https://www.fanpage.it/roma/la-fila-dei-diritti-migranti-fuori-dalla-questura-al-freddo-per-chiedere-i-documenti/

www.solobuonumore.it
solobuonumore.it@gmail.com

facebook instagram twitter telegram

© Solobunumore copy left