Gianna è la figlia di un detenuto che il 6 aprile 2020 è stato vittima delle violenze, riprese dalla videosorveglianza, nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, a Caserta. Quelle violenze, ora al vaglio della magistratura, Gianna le racconta a Fanpage.it.«Aveva la schiena riempita di lividi si vedono lividi dritti, precisi, fatti con il manganello», racconta Gianna. «Un giorno potrebbe capitare a chiunque di sbagliare può capitare a mio figlio, a un altro nipote. Una cosa del genere non si deve ripetere. Mio padre dice oggi è capitato a me, dopo 15 anni di carcere. E se un giorno può capitare a mio nipote che non ha fatto niente, viene arrestato sta là per una direttissima e viene massacrato e poi dove vai a piangere se muore o succede qualcosa?».
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