E’ LA STORIA INCREDIBILE DI UN’EROINA POLACCA: IRENA SENDLER, nata nel 1910 a Varsavia. Aveva solo 7 anni quando il padre medico morì di tifo, ma da lui ereditò un grande insegnamento: aiutare le persone bisognose. Seguendo le orme del padre Irena era diventata un’infermiera, lavorando come assistente sociale nel Dipartimento di Benessere Sociale di Varsavia, dove aiutava le famiglie più bisognose. Nonostante fosse cattolica, decise di aiutare gli ebrei.
Durante la Seconda guerra mondiale, Varsavia era piena ebrei, circa 400.000 persone afflitte dalla povertà e dal disagio sociale. Non potendo sopportare una simile situazione, Irena aderì all’organizzazione segreta Zegota, dedicata alla protezione e al sostegno degli ebrei che abitavano in Polonia. Mettendo a rischio la sua vita aiutò i bambini ebrei a fuggire dall’inferno dell’antisemitismo anche se molti genitori si rifiutarono di separarsi dai propri figli. Ma se non lo avessero fatto, i bambini sarebbero tutti morti nei campi di concentramento. Per salvarli, Zegota fingeva di accoglierli per curarli dal tifo, in realtà, i bambini non erano affatto malati, ma era l’unico modo per toglierli dal ghetto. Ma, con il passare del tempo, i controlli erano sempre più serrati, così l’organizzazione cambiò metodo: i bambini venivano trasportati nei bidoni della spazzatura, nelle valigie e persino nelle bare.
Grazie a Irena più di 2500 bambini furono salvati e nascosti in un posto sicuro. Finché, per un brutto scherzo del destino, Irena fu scoperta e catturata dai Nazisti e torturata in prigione: le spezzarono entrambe le braccia per farla parlare. Nonostante la sofferenza, lei non disse nulla e fu condannata a morte.
Ma il destino le venne in aiuto. Un soldato (pagato) la aiutò a scappare. Iniziò a vivere sotto un’altra identità, continuando ad aiutare gli altri.
Alla fine della guerra, Irena, che aveva fatto una lista di tutti i bambini salvati, riuscì a consegnare i loro nomi ad un’organizzazione perché ritrovassero le loro famiglie. Poi Irena si sposò ed ebbe tre bambini. Morì a 98 anni dopo aver ricevuto un titolo onorario da Israele nel 1964. Ma ha sempre ribadito di non aver fatto tutto da sola, c’erano almeno venti persone come lei ad aiutarla. Alcuni dei figli e dei parenti dei bambini salvati l’hanno poi cercata per ringraziarla.
Oggi Irena rappresenta quella parte di ciascuno di noi che forse tanto poco riesce a mettersi in gioco per la vita degli altri.
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