La coraggiosa scelta del presidente ucraino

di solobuonumore

La coraggiosa scelta del presidente ucraino

Zelensky ha deciso: il suo vice sarà una stella mondiale del calcio, Shevchenko, che conosciamo bene anche in Italia. Andriy è originario del Paese che lotta per l’indipendenza contro l’aggressione della Russia

Amo il calcio da sempre e confesso che l’ultima profonda emozione me la ha donata il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Ha nominato suo primo consigliere una vera stella luminosa del calcio mondiale, Andriy Shevchenko, di origine e di fede Ucraina, che conosciamo molto bene anche nel nostro Paese, soprattutto al Milan. Un campione assoluto che diventerà di fatto il numero due del presidente ucraino, una bandiera in chiave europea e internazionale. Mi fanno ridere, per evitare di arrabbiarmi, tutti coloro che sottostimano Zelensky, uno dei leader mondiali che mi è più caro. Perché è vero, libero, onestissimo e determinato. Che gli "asinelli" nostrani e stranieri, senza alcuna offesa per gli animali veri, studino, leggano, imparino, tacciano, ed evitino di dichiarare fesserie. Zelensky difende anche la nostra democrazia, e ha coraggio da vendere. Amo il calcio da sempre, anche se oggi ne sono un po’ deluso. Ero un semplice tifoso della Sampdoria, la squadra di Genova che, da non nativo del capoluogo ligure (sono nato a Modena), ho amato da sempre. Anche perché ha esattamente i miei anni. Pensate che il mio primo direttore (ero poco più di un ragazzo, ma passavo ogni domenica allo stadio di Marassi) fu il caro Gianni Brera. Mi notò in tribuna stampa e mi chiese di scrivere per lui. Incarico chiaro e quasi rude: "Scrivimi una pagina ogni settimana, giovane amico. Scrivi ciò che ti pare. E se un portiere fa una puttanata, scrivilo senza problemi" . Che entusiasmo infantile e che gioia. Di Brera diffidavo solo dei suoi pranzi. Capii da subito dove erano stati procurati i suoi chili sproporzionati. Appena arrivai al Secolo XIX, il più importante giornale di Genova, feci la prima grande intervista a Gianni Rivera, in casa della sua mamma, a Milano, vicinissimo all’autostrada. I miei più grandi amici diventarono presto Mancini e Vialli, stelle della mia Sampdoria, guidata dall’indimenticabile presidente Paolo Mantovani. Ancora oggi porto al braccio l’orologio dei blucerchiati, anche se sono contento che la squadra sia retrocessa in serie B. Anzi felice, così ci libereremo per sempre del presidente affarista Ferrero, che ci ha fatto solo male. Con Gigi Riva siamo amici da tempo, e avendo più o meno la stessa età stiamo attenti a non inciampare e a non cadere. L’unico limite è appunto la spietata legge dell’anagrafe. Ma sono felice che un vero campione mondiale come l’ucraino Andriy Shevchenko, sia tornato a farmi sorridere di gioia in un anno per me dolorosissimo: ho perso tre amici carissimi in poche settimane. Forza Andriy, ti prego, continua a farci sognare e lotta contro i tanti truffatori che nel calcio puntano solo al denaro. Un… ( LaPresse/AP – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/esteri/vicino-oriente/coraggiosa-scelta-presidente-ucraino/a9e974a8-6072-11ee-97a9-c76de737d96e

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