Roma, 8 giu. (askanews) – "Il lavoro fonda la dignità delle persone". A un anno esatto dalla prematura scomparsa, la Cgil ha ricordato con le sue stesse parole lo storico segretario generale Guglielmo Epifani, al vertice del sindacato dal 2002 al 2010, e poi segretario reggente del Pd nel 2013, incaricato di traghettare il partito alle primarie dopo le dimissioni di Pierluigi Bersani.
Questo il suo ricordo: "Epifani era un riformista prima che questa parola fosse rubata e si ammalasse e diventasse anche per quelli che si ritengono a parole di sinistra diciamo un modo politicamente corretto di dare ragione agli altri. Epifani non era così e infatti si stupivano a volte della sua fermezza Ma no, era coerenza, una linea riformista di quando il riformismo voleva dire emancipazione, legare lo sviluppo delle forze produttive all’uguaglianza, legarle alle prospettive del lavoro. Questo era Epifani e lo è sempre stato da sindacalista e lo è stato anche da politico".
Cultura e politica, cultura e attività sindacale, erano facce della stessa medaglia in Epifani, come in tanti della sua generazione, ha ricordato il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato, augurandosi che quella tradizione possa aiutare la Cgil a capire, prima ancora che a gestire, la fase difficile che stiamo vivendo. E a proposito dei nostri giorni l’attuale segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha parlato dei tanti nodi che, non affrontati nel corso degli anni, tornano oggi ad essere sul tavolo.
"Proprio perché siamo di fronte ad una fase di cambiamento, anzi, di cesura vera e propria da un certo punto di vista con il quadro che in precedenza abbiamo dovuto affrontare – ha detto Landini -, penso che sia particolarmente importante non limitarsi oggi a ricordare la figura di Guglielmo Epifani ma credo che sia importante anche partire da ciò che è stato fatto e da quello con cui lo stesso Guglielmo, nel momento in cui è stato segretario generale, si è misurato, per capire l’attualità di quelle riflessioni, di quelle scelte e anche della necessità di mettere in campo oggi un’azione che affronti in modo nuovo anche questa situazione".
A nome di tutta la Cgil e dei tanti esponenti politici che hanno preso parte all’iniziativa Landini ha infine consegnato una targa, in ricordo della giornata, alla vedova di Epifani, Giusi De Luca.