Protestano a Napoli comitati e associazioni per la decisione del gruppo bancario Intesa San Paolo di vendere l’antico Monte di pietà che si trova nel centro storico di Napoli. Costruito nel 1539, dall’allora Banco di Napoli, la struttura fu edificata per elargire prestiti senza interessi ai bisognosi e per contrastare l’usura. Oggi la decisione di venderlo ad una società per farne un albergo – ristorante.
"Napoli non può perdere un altro pezzo di patrimonio di tutti per consegnarlo a pochi – ha spiegato a Fanpage.it Franco Di Mauro, del sindacato dei bancari SALCA, tra i promotori della manifestazione di protesta – c’è una città che si ribella alla svendita di un pezzo di storia. Vogliono farne un albergo e un ristorante per matrimoni e ricevimenti, ma aveva una funzione sociale".
Sul piede di guerra anche l’associazione Italia Nostra: "Deve intervenire il Ministero o la Regione Campania nell’acquisto – ha spiegato Luigi De Falco – stiamo di fatto sottraendo alla città un patrimonio non solo storico ma anche sociale". 

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