ROMA (ITALPRESS) – “La proposta di FI sullo Ius Scholae ha diversi spunti interessanti, se ne può discutere”. Lo dice il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan, in un’intervista al quotidiano La Repubblica.
“Non sono riuscito a leggere la proposta nel suo complesso, ma ci sono spunti interessanti, che analizzeremo. Non è assolutamente una riforma devastante, sono proposte di aggiustamento delle attuali norme, non solo sulla scuola. Mi sembra giusta anche la parte in cui si mette un limite al diritto di avere la cittadinanza italiana se discendenti da italiani: il legame dev’essere reale”, spiega Malan, che alla domanda se ci sia un no a priori a discuterne risponde: “Assolutamente no”.
Quanto all’autonomia differenziata, per il capogruppo di Fdi al Senato “le critiche attorno alla riforma sono basate su uno spauracchio: dicono che l’unità d’Italia sia in pericolo, che ci saranno quelli che staranno meglio e quelli che staranno peggio, come se non fosse già una realtà consolidata. Vorrei capire perchè mai se la Lombardia esercita alcune funzioni in più potrebbe danneggiare la Sicilia. In ogni caso, non è che chiunque potrà fare qualunque cosa, una Regione non può svegliarsi e chiedere, faccio un esempio, di gestire la Difesa. La legge e la Costituzione prevedono un controllo del Parlamento”.
“Non sono riuscito a leggere la proposta nel suo complesso, ma ci sono spunti interessanti, che analizzeremo. Non è assolutamente una riforma devastante, sono proposte di aggiustamento delle attuali norme, non solo sulla scuola. Mi sembra giusta anche la parte in cui si mette un limite al diritto di avere la cittadinanza italiana se discendenti da italiani: il legame dev’essere reale”, spiega Malan, che alla domanda se ci sia un no a priori a discuterne risponde: “Assolutamente no”.
Quanto all’autonomia differenziata, per il capogruppo di Fdi al Senato “le critiche attorno alla riforma sono basate su uno spauracchio: dicono che l’unità d’Italia sia in pericolo, che ci saranno quelli che staranno meglio e quelli che staranno peggio, come se non fosse già una realtà consolidata. Vorrei capire perchè mai se la Lombardia esercita alcune funzioni in più potrebbe danneggiare la Sicilia. In ogni caso, non è che chiunque potrà fare qualunque cosa, una Regione non può svegliarsi e chiedere, faccio un esempio, di gestire la Difesa. La legge e la Costituzione prevedono un controllo del Parlamento”.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).