Roma, 7 gen. (askanews) – L’Italia ha lasciato la zona rossa, il 7 e l’8 gennaio il paese è entrato in zona "giallo rinforzato", i negozi non essenziali riaprono, anche per i saldi di fine stagione, con partenze diversificate a seconda della Regione, e si può circolare liberamente, ma solo entro i confini regionali, altrimenti serve l’autocertificazione.
Il weekend del 9-10 gennaio sarà "arancione", mentre il governo si appresta a discutere un nuovo Dpcm, che dovrebbe entrare in vigore il 16 gennaio. Intanto dall’11 gennaio sarà un indice Rt più severo, come da ordinanza "ponte" del ministro della Salute Roberto Speranza, a decidere la fascia che ridisegnerà il colore della Regione: con Rt sotto l’1 giallo, pari a 1 si entra in arancione (prima era 1,25), sopra 1,25 rosso (prima era 1,50).
Il 6 gennaio – con un bollettino nazionale che ha registrato oltre 20.300 positivi e 548 morti – il centro di Roma appariva semi-deserto, parecchi runner e ciclisti, poca gente a passeggio, forse anche per le temperature lievemente in calo.
Intanto, sono oltre 303mila le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate al momento in Italia, come riferito da Palazzo Chigi, con 73 mila vaccini eseguiti il 5 gennaio, l’Italia è al secondo posto in Europa, prima di lei solo la Germania, "che però supera nelle dosi somministrate in rapporto alla popolazione".
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