Torino, 16 giu. (askanews) – Sono tre le direttrici per il nuovo piano industriale 2022-2028 di Italgas presentato dal gruppo nella sede storica di Torino dopo due anni di presentazioni da remoto a causa della pandemia. La società guidata da Paolo Gallo investirà 8,6 miliardi di euro, in aumento di 700 milioni rispetto al piano dello scorso anno per proseguire nella trasformazione digitale della rete. Una infrastruttura intelligente in grado di usare i dati raccolti a livello locale e approntare la risposta più adatta, oltre che in grado di accogliere e distribuire, in un futuro non troppo lontano non solo gas metano ma anche gas rinnovabili come biometano e idrogeno verde. Italgas punta poi al consolidamento nel settore dell’efficienza energetica e ad acquisizioni nei settori gas. Tra i punti salienti del nuovo piano anche lo sviluppo della rete greca Depa per la quale si aspetta di poter perfezionare l’operazione di acquisizione nel corso dei prossimi mesi e per la quale investirà 1,8 miliardi di euro.
Paolo Gallo amministratore delegato: "I nostri piani hanno sempre puntato alla digitalizzazione. Adesso tutti ne parlano ma noi abbiamo inziato dal 2018 a fare questa trasformazione e oggi ci ritroviamo più avanti dei nostri competitor e più avanti anche di tutti gli altri operatori in Europa. Siamo gli unici a pensare che nel giro di un anno, un anno e mezzo avremo una rete interamente digitale. I punti di forza sono ovviamente la trasformazione digitale che ci ha accompagnato in tutti questi anni ma l’altro punto di forza è anche quello del coinvolgimento delle nostre persone. Senza le nostre persone fare una trasformazione digitale è un po’ inutile. Raccoglieremmo miliardi di dati ma non avremmo nessuno che sia in grado di usarli. E poi puntiamo molto sull’efficienza energetica, questa la novità di questo piano perchè crediamo che sia una parte importante quindi non solo i gas rinnovabili, i gas verdi, l’idrogeno ma anche l’efficienza energetica come metodo per andare a ridurre il consumo di energia e quindi la dipendenza dai combustibili fossili".
E proprio a Torino Italgas ha il suo cervellone, il suo centro di controllo da remoto della rete di distribuzione del gas che utilizza una tecnologia denominata Dana sviluppata totalmente dalla Digital factory del gruppo e a cui stanno guardando anche aziende estere come modello come spiega Pier Lorenzo Dell’Orco, amministratore delegato di Italgas Reti.
"Quello che stiamo affrontando oggi è forse il cambiamento più importante dalla fondazione della società. Cioè quello di farci trovare pronti per la transizione energetica, far evolvere le nostre reti da reti tradizionali concepite per distribuire un solo tipo di gas, il gas metano a reti del futuro, totalmente digitalizzate, in grado di ricevere tanti altri gas come l’idrogeno verde, il gas sintetico il biometano. Per fare questo è necessario controllare in tempo reale cosa accade su tutta la rete nazionale, gli oltre 70mila chilometri di rete del gruppo Italgas e farlo da una sala controllo centrale. Lo possiamo fare attraverso il software innovativo Dana il primo al mondo che consente di comandare e controlare a distanza la rete di distribuzione del gas. Ento il 2023 coprirà tutti gli impianti del gruppo Italgas".
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