Israele-Hamas, dall’attacco del 7 ottobre al tweet di Trump: l’odissea degli ostaggi

di solobuonumore

Israele-Hamas, dall’attacco del 7 ottobre al tweet di Trump: l’odissea degli ostaggi

La guerra infinita tra Israele e Hamas ha visto al centro anche e soprattutto il dramma degli ostaggi. Israele ha storicamente messo in primo piano la liberazione dei prigionieri: negli ultimi 30 anni, ne ha rilasciati quasi 7.000 in cambio di 19 israeliani. Su tutte la vicenda di Gilad Shalit, sergente dell’esercito israeliano, catturato vicino alla Striscia di Gaza nel 2006 e liberato 5 anni dopo in cambio di 1.027 prigionieri palestinesi. .Con l’attacco del 7 ottobre 2023 Hamas decide di spingere al massimo sul "tallone d’Achille" di Israele: prende quasi 250 ostaggi, una mossa senza precedenti. Ma fin da subito Netanyahu sceglie la linea dura: gli ostaggi devono sì tornare a casa, ma Hamas deve essere definitivamente sgominata. Inizia il calvario dei prigionieri, tra speranze e disperazione e nell’impotenza della comunità internazionale.  .A offrirsi come mediatori nelle infinite ed estenuanti trattative tra Israele e Hamas sono da subito l’Egitto e soprattutto il Qatar: proprio da Doha arrivano le prime voci di "sviluppi importanti" preludio di una svolta tanto, troppo attesa. Poi, questa sera, il tweet di Donald Trump

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