Karamlesh è un piccolo villaggio a 30 chilometri da Mosul. Durante la sua storica visita in Iraq, Papa Francesco ha deciso di visitare la comunità cristiana che era stata distrutta dall’Isis. Il campanile della chiesa porta ancora i segni degli attacchi ma monsignor Paolo Habeeb ha deciso di lasciarlo così come lo ha ridotto la furia del Daesh. A poca distanza ci sono le rovine delle abitazioni dei cristiani, abbandonate in tutta fretta per sfuggire ai miliziani che hanno travolto le loro vite con l’onda dell’odio delle bandiere nere. Ogni casa racconta una storia di fede negata, affidata perfino a un semplice portachiavi con l’immagine della Vergine. In questo paese fantasma resiste una sola donna che preferisce non mostrare il volto.
Quella di Karamlesh è una tappa importante di un viaggio difficile e pieno di insidie non solo per il Santo Padre ma soprattutto a per i fedeli che al termine della breve onda mediatica continueranno a vivere in una terra ancora marchiata dalle scritte del Califfato. L’intelligence e la politica internazionale rassicurano, non ci saranno problemi. Intanto le milizie cristiane, un manipolo di soldati con a capo un ex comandante di Saddam Hussein, sono schierate a difesa di padre Paolo Habeeb e della sua comunità.
Servizio di Salvatore Garzillo
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