Fonte:
Da giovedì 13 aprile è disponibile su Netflix la docuserie che racconta la vicenda del marciatore che vinse l’oro olimpico sulla 50 km a Pechino 2008. Poi la scoperta del doping (che lui stesso confessò) nel 2012, il ritorno alle gare e la nuova positività che l’atleta altoatesino nega ancora oggi dicendosi vittima di un complotto. Di questo, del futuro, del rapporto coi figli e dell’impossibilità di liberarsi del passato ha parlato con Gaia Piccardi.
Per altri approfondimenti:
– https://www.corriere.it/cronache/23_gennaio_11/docuserie-netflix-alex-schwazer-riapre-giallo-complotto-contro-campione-olimpico-fu-incastrato-8b5bf22c-9039-11ed-ae40-41a711fcbe95.shtml
– https://www.corriere.it/spettacoli/cinema-serie-tv/23_aprile_12/caso-alex-schwazer-netflix-sono-resto-atleta-838af75a-d945-11ed-8904-382c6cd9b10c.shtml
– https://www.corriere.it/sport/23_marzo_25/caso-schwazer-ecco-perche-non-c-nessun-colpevole-2b60c5a4-caf5-11ed-837f-eb79d7be2937.shtml