Vittoria di misura ma senza discussioni per l’Inter a Udine, dove i nerazzurri battono la squadra di casa 2-1.
“È stata una grande prova di carattere e personalità, contro una squadra che nel mese di aprile aveva avuto un ruolino di marcia secondo solo al nostro – ha commentato Simone Inzaghi ai microfoni di DAZN -. L’Udinese però ha trovato un’Inter che aveva voglia di vincere e non voleva mollare nulla su un campo difficilissimo. Voglio ringraziare i nostri tifosi che ci hanno fatto sentire a casa, erano tantissimi e ci hanno trascinato dall’inizio alla fine”.
“Il gol di Pussetto ci ha fatto abbassare leggermente, ma non abbiamo praticamente rischiato nulla. Credo sia la cinquantesima partita dall’inizio della stagione e, nonostante tutto, la squadra gioca bene. Abbiamo vinto la Supercoppa italiana, siamo arrivati agli ottavi di Champions League dopo 11 anni, siamo arrivati in fondo sia in campionato sia in coppa Italia, ora restano 4 partite, la squadra è in salute e ci vuole credere fino all’ultima giornata”.
A chi gli chiede a che livello fosse la pressione dopo la vittoria del Milan e il momentaneo -5 dalla vetta, il tecnico nerazzurro risponde così: “Ero molto concentrato sulla gara che avremmo dovuto giocare, così come i ragazzi. Scendere in campo prima o dopo le nostre avversarie non cambia niente, succede da anni e siamo abituati alle esigenze delle tv e del calendario. Ragioniamo partita dopo partita, sapendo che venerdì prima della finale di Coppa Italia ci aspetta una gara importantissima contro l’Empoli davanti ai nostri tifosi. Sapevamo di dover fare una partita da Inter, ci sono ancora 9 punti a disposizione e tutto è ancora possibile”.
“I ragazzi oggi hanno messo corsa, aggressività, determinazione, tutti ingredienti delicati in partite dispendiose come questa. Solo tre giorni fa eravamo su un altro campo difficile, in trasferta, temevamo molto questa gara ma siamo stati bravi a vincerla”.
In chiusura, sulle condizioni di Barella, uscito poco prima del 90′ per un duro colpo al ginocchio: “Sembra solo una forte contusione, speriamo che non sia niente perché è un giocatore importantissimo per noi. Ha fatto una grande gara. I medici mi hanno abbastanza tranquillizzato ma incrociamo le dita perché abbiamo bisogno di lui in questo finale”.
(Foto LaPresse)
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