TORINO (ITALPRESS) – Anche Torino entra nel circuito delle “Gallerie d’Italia” di Intesa Sanpaolo. Si tratta del quarto museo del Gruppo, diecimila metri quadri di percorso espositivo su cinque piani, di cui tre ipogei, dedicati alla fotografia e al Barocco in Piazza San Carlo a Palazzo Turinetti, sede legale e storica della Banca. Il progetto architettonico di Michele De Lucchi – Amdl Circle ha trasformato gli spazi dello storico palazzo, dove aveva sede fino al 2007 Sanpaolo-Imi, in un luogo unico dove fotografia e video arte documenteranno e conserveranno immagini, avvenimenti, riflessioni per promuovere i temi legati all’evoluzione della sostenibilità ESG (Environmental, Social, Governance). Le “Gallerie d’Italia – Torino” sono anche la nuova sede dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo – con circa 7 milioni di scatti realizzati dagli anni Trenta agli anni Novanta da una delle principali agenzie di fotogiornalismo italiane – ed espongono una selezione di opere dalle collezioni del Gruppo tra cui il ciclo pittorico dell’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo di proprietà della Banca.
L’apertura del museo torinese, a cui si aggiunge la nuova sede di Napoli che inaugurerà al pubblico il 21 maggio con spazi triplicati rispetto agli attuali, costituisce un fondamentale passo di Intesa Sanpaolo nella promozione della cultura in Italia e nella valorizzazione del proprio patrimonio artistico formato da oltre 35 mila opere d’arte di proprietà, il cui valore economico è inserito a fair value nel bilancio dal 2017.
Il nuovo museo torinese esporrà mostre temporanee originali, commissionate a fotografi di fama internazionale ed organizzerà attività come la didattica per le scuole, la ricerca scientifica, le iniziative per l’inclusione sociale. Alcuni degli spazi saranno a disposizione per eventi e iniziative cittadine. L’ingresso alle nuove Gallerie d’Italia – Torino avviene dall’attuale accesso al cortile della Banca, piazza San Carlo 156, attraverso un grande scalone che porta i visitatori verso gli spazi espositivi ipogei destinati alle mostre e che diventerà luogo di socialità.
Al primo piano sotterraneo, sono presenti aule didattiche con spazi modulari caratterizzati da una grande vetrata che si affaccia sulla “Sala dei 300”, la storica sala dove si svolgevano le Assemblee dell’Istituto Bancario Sanpaolo-IMI. Il secondo piano ipogeo, dove si trova la biglietteria, sarà un luogo di comunicazione e di incontro, anche per le scolaresche in visita, punto di snodo del museo da cui il pubblico può decidere come muoversi attraverso molteplici percorsi secondo le scelte e gli interessi.Una “manica lunga” pensata per la fotografia classica conduce ai locali al terzo piano sotterraneo dove trova sede l’Archivio Publifoto della banca guidata da Carlo Messina, visibile da parte dei visitatori attraverso una grande vetrata. Il percorso di visita non si limita agli spazi ipogei. Risalendo fino al piano terra il pubblico troverà un chiostro all’aperto delimitato da Piazza San Carlo, via XX Settembre e via Santa Teresa, dove apriranno anche una nuova libreria, il caffè e il ristorante.
Al piano nobile del Palazzo, nell’infilata di sale che affacciano su Piazza San Carlo, il percorso museale curato da Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti e Gelsomina Spione esporrà circa quaranta opere – dipinti, sculture, arazzi, arredi – dal XIV al XVIII secolo, allestiti in dialogo con gli apparati decorativi tardobarocchi (sovrapporte, boiseries, specchi) del palazzo; un ambiente dedicato ospiterà inoltre le nove grandi tele di proprietà della Banca realizzate nella seconda metà del Seicento per decorare l’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo, oggi distrutto. Nello stesso piano la storica “Sala Turinetti” sarà destinata a eventi e iniziative cittadine. La Direzione del museo torinese è affidata a Michele Coppola, executive director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e direttore delle Gallerie d’Italia, affiancato dal vice direttore Antonio Carloni.
A inaugurare gli spazi espositivi sarà la mostra “La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia” di Paolo Pellegrin e “Dalla guerra alla luna 1945-1969. Sguardi dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo”.
“Le Gallerie d’Italia sono gli spazi che Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle comunità cittadine, offrendo i benefici della crescita umana e spirituale che l’arte e la cultura assicurano.
L’apertura della sede di Torino, in Piazza San Carlo, completa un progetto di dimensione nazionale e rappresenta una delle tappe più importanti nella storia dell’impegno profuso dalla nostra banca in ambito culturale – afferma Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo -. E crediamo che si possa parlare di un evento di grande significato per Torino: non solo sotto il profilo della cultura, in quanto il nuovo museo arricchirà la già ampia offerta culturale della città, ma anche sotto il profilo istituzionale e civile. In uno scenario di drammatica incertezza come quello che stiamo vivendo, l’evento odierno rappresenta anche un segnale di speranza e di fiducia nel futuro”.
Secondo Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, “l’inaugurazione del museo di Torino a Palazzo Turinetti dove da tanti anni ha sede il Gruppo è una nuova e affascinante forma del radicamento di Intesa Sanpaolo in città. Nelle sale dove si prendevano decisioni vitali per la Banca, oggi si respira arte, cultura, creatività. Uno segno denso di significato: il futuro nasce dalle radici”.
“L’arte e la cultura rappresentano, per un Paese come il nostro, elementi fondativi dell’identità collettiva e allo stesso tempo risorse preziose per una crescita dell’economia e della società capace di guardare in particolare alle persone più giovani – spiega Carlo Messina, amministratore delegato e CEO di Intesa Sanpaolo -. Anche per queste ragioni l’impegno in nuove iniziative come quella che oggi inauguriamo è parte integrante del Piano d’Impresa di Intesa Sanpaolo. Il museo di Torino – e il trasferimento della sede di Napoli – potranno dare nuovo impulso al legame che ci unisce a due città così importanti, un legame situato alle radici del nostro Gruppo”.
“E’ sempre un giorno di festa quando apre un museo e lo è ancora più di festa se si apre un luogo così bello e così proiettato verso l’innovazione nell’esposizione e aperto a tutte le forme d’arte – spiega Stefano Lo Russo, sindaco di Torino -. Torino si arricchisce di un nuovo spazio che contribuirà a rendere la città sempre più protagonista nell’arte e nella cultura. Lavorando tutti insieme rendiamo Torino sempre più attrattiva e aperta al mondo”.
“La nostra è una terra fortunata perchè può contare su realtà che, oltre a essere eccellenza del nostro sistema economico, hanno da sempre una sensibilità e responsabilità sociale d’impresa che sono straordinarie – afferma Alberto Cirio, presidente Regione Piemonte -. Intesa Sanpaolo ne è la testimonianza costante. Lo è stata in questi anni difficili di pandemia per aiutarci a sostenere il nostro sistema sanitario e lo è adesso in questo momento di rinascita per tutti, donandoci luoghi di storia e cultura che raccontano la bellezza dell’Italia e del nostro Piemonte”.
– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).