Il Presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini è intervenuto questa mattina in radio alla trasmissione “Radio Anch’io sport” su Radio RAI. Tanti i temi toccati nel corso della diretta:
I CONTI DEI CLUB
“Il tema più importante: l’impatto della pandemia non può essere dimenticato, sebbene prima dello scoppio della pandemia non è che vi fosse una situazione largamente positiva, che poi la pandemia ha ulteriormente esasperato. La priorità è quella di aiutare le squadre a mettere a posto i conti. Occorrono degli interventi immediati che sono quelli in parte proposti dalla Federazione, che noi stiamo seguendo e che si legano in qualche modo ai criteri Uefa: cioè di accompagnare le squadre progressivamente verso dei paletti rispetto al salario. Non parlo del ‘salary cup’, ossia del singolo stipendio, parlo della voce complessiva salario nel bilancio e quindi oggi noi abbiamo casi che superano il 90 per cento come impatto, un tetto che poi difficilmente consente a un’azienda di lavorare in modo efficace. Questo è solo uno degli esempi, ce ne sono diversi: comunque ora il tema fiscale è il più urgente, bisognerà trovare delle forme di rateizzazione per consentire alle squadre di pagare i contributi senza avere un impatto devastante sui loro bilanci”.
RISPARMIO ENERGETICO NEGLI STADI
“Sugli stadi abbiamo fatto interventi immediati, penso al consumo energetico, riducendo le ore di utilizzo delle luci. Meno partite in notturna? Il consumo energetico legato alla partita oggi è identico di giorno e di notte perché le tecnologie che usiamo, dalla Var alla goal-line, richiedono un’illuminazione perfetta del campo per evitare la presenza di ombre o comunque non perfette condizioni di luce”.
FUORIGIOCO SEMIAUTOMATICO
“Vogliamo evitare il più possibile polemiche o dubbi su interventi di gioco. Stiamo lavorando per accelerare l’introduzione del fuorigioco semiautomatico in Serie A TIM. Sappiamo perfettamente che non è la soluzione di tutti i problemi e che non può correggere gli episodi di natura umana, ma visto che siamo pronti possiamo introdurre questa miglioria. Tutto quello che va verso un miglioramento è ben accetto. L’effetto positivo che la tecnologia dovrebbe avere, e sta avendo, è quello di eliminare il più possibile questa cultura del sospetto che appartiene al contesto italiano, non solo a quello calcistico. La maggior trasparenza in questi dialoghi fra gli arbitri, che sono stati pubblicati nel documentario sulla Serie A, fa vedere come in realtà non ci deve essere questo sospetto, ma solo qualche errore. Meno male che c’è, almeno siamo umani”.
SUPERLEGA
“Il tema Superlega va analizzato bene. Le tempistiche e le modalità non sono state condivisibili, ma le ragioni che hanno portato le squadre a proporla vanno esaminate con attenzione. Dietro alla Superlega c’è anche il desiderio di rimodulare le partite all’estero. Come Lega di A nessun progetto che porti a danneggiare il campionato nazionale può essere avallato”.
STADIO DI SAN SIRO
“L’ipotesi di abbattere lo stadio di San Siro coinvolge la mia storia al ministero della Cultura, che si è già pronunciato, dicendo che la verifica dell’interesse culturale ha avuto esito negativo, per cui lo stadio può essere abbattuto. Io credo che gli stadi, al di là poi del loro valore storico, artistico e culturale, sono oggi delle infrastrutture, quasi delle industrie, rispetto a quello che devono rispettare gli standard di sicurezza, illuminazione, anche di abitabilità, quindi il rischio di avere un approccio troppo conservativo è quello di penalizzare le generazioni future. La scelta fatta dall’amministrazione comunale e dalle società ha portato come unica via quella della demolizione dello stadio, che poi c’è un tema di dove far giocare le squadre mentre si costruisce il nuovo stadio. Non vedo perché non essere poi favorevole all’iniziativa, purché Milan e Inter siano dotati di uno stadio all’altezza dei risultati sportivi che li attendono”.