Intervista a Geolier: “La mia più grande paura? Non essere capito”

di solobuonumore

Intervista a Geolier: “La mia più grande paura? Non essere capito”

Lo scorso 6 gennaio veniva pubblicato “Il coraggio dei Bambini”, il secondo album del rapper napoletano Geolier, a quattro anni di distanza dall’esordio con “Emanuele”. Un progetto con altissime aspettative dopo le collaborazioni avute in questi anni dal rapper, oltre 30, nei migliori dischi del rap game italiano. Un ritorno con un solo obiettivo in mente: riuscire a rappresentare Napoli e le sue storie, la trappola e la convivenza con la stessa. Un filo, un legame con il passato, con i Co’Sang e ciò che loro hanno rappresentato per il rap italiano, ma soprattutto per la città: “Quello mi deve rendere leggenda, è quello che devo rappresentare, quello che ha reso leggende tutte le leggende di Napoli. A me basta che fra 10 anni dopo la mia morte, chi inizia a fare rap, come io ascoltavo i Co’Sang, loro ascoltano me”. Ma che cos’è “Il coraggio dei bambini”? “Il disco raccontava sempre di un bambino che provava, che viveva delle cose buone e delle cose cattive. Un bambino ha coraggio, perché ha paura di fare quella cosa, ma la fa lo stesso. Questo racchiude il significato di ciò che abbiamo fatto in questi anni”. 

00:00 "Se non siamo amici non collaboro con te"
00:27 Come nasce il disco
01:05 Come nasce la scrittura
01:26 "Io rappresento"
01:47 Emanuele bambino
02:05 Di cosa ha paura Geolier
02:33 Il rapporto con il padre e il successo
03:00 Essere ‘Gangsta’
04:04 Collaborazioni
05:06 64 Bars Live
05:25 Spoiler e Leak
05:55 Il significato di leggenda

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