Roma, 18 feb. (askanews) – Quando si parla di integratori, subito la nostra mente corre alla palestra o al fitness. In realtà questi alimenti – e non farmaci come comunemente si può pensare – hanno in generale un effetto importante sul benessere dell’organismo e stimolano lo sviluppo delle difese immunitarie.
A confermarlo è il dottor Jean Pierre Pintucci, medico chirurgo specialista in Otorinolaringoiatria:
"Sicuramente nella stagione invernale, che porta più frequentemente ad avere episodi di infiammazione delle prime vie aeree, si va più spesso incontro a recidive. Ecco perchè noi specialisti tendiamo a utilizzare delle molecole che possano aiutare il sistema immunitario ad avere una risposta più rapida e più precisa nei momenti in cui verificano queste infezioni recidivanti, in quanto usare l’antibiotico è eccessivo, e può portare a resistenze, l’antinfiammatorio non è totalmente utile in questi casi quindi utilizzare molecole di origine naturale che vanno a stimolare il sistema immunitario dà un grosso aiuto allo specialista".
Molecole che si trovano certamente negli alimenti, ma in presenza di diete non corrette, di fragilità legate all’età o a patologie, o anche in rapporto alla quantità di alimenti da assumere necessaria per garantire il giusto livello di protezione così come alle difficoltà di assorbimento che alcune di queste molecole presentano, vengono in aiuto gli integratori alimentari, che come detto sono alimenti e non farmaci, cioè fonti concentrate di nutrienti o altre sostanze con effetto nutrizionale o fisiologico il cui scopo è coadiuvare il benessere dell’organismo.
E’ importante però poter fare affidamento su prodotti efficaci e sicuri e soprattutto di qualità certificata: grandi speranze – spiega Francesco Scaglione, professore ordinario di farmacologia all’Università degli Studi Milano e direttore sulla Scuola di Specializzazione in Farmacologia e Tossicologia medica – sono riposte nell’abbinamento tra quercetina e zinco.
"Una risposta immunitaria corretta presuppone la presenza nell’organismo dei nutrienti, delle vitamine, degli oligoelementi, che sono integrati nella risposta. Se questi non ci sono è ovvio che una integrazione può essere utile. Il sistema immunitario è un sistema complesso, che può essere regolato, adiuvato dai nutrienti. O da sostanze come la quercetina che è stata ampiamente studiata, quest’anno anche per il Covid, nel senso che potrebbe essere utile sia nell’inibire l’ingresso del virus sia nel facilitare la risposta immunitaria. Ci sono oggi tecnologie brevettate molto interessanti, ad esempio la tecnologia Fitosoma che legando il complesso della quercetina ne facilita molto l’assorbimento".