Il 47enne schiacciato da un’auto contro una vetrina, le immagini dalle telecamere. Il Suv della titolare di uno stabilimento balneare è passato più volte sul corpo. E sui social si scatena la follia: «Ha fatto bene, l’avrebbero subito scarcerato»
«Correte Correte c’è un uomo a terra privo di sensi. Si è accasciato all’improvviso, ha avuto un infarto». La telefonata concitata è arrivata l’altra notte pochi minuti dopo mezzanotte. E, in effetti, quando i volontari e il medico della Croce Verde di Viareggio sono arrivati in via Coppino nel quartiere della Darsena, per prima cosa hanno provato a rianimarlo con il defibrillatore. Ma per Malkoun Said, nato in Algeria, 47 anni fa, non c’era più niente da fare. Il suo cuore si è fermato prima dell’arrivo al Pronto Soccorso.
Una morte improvvisa, sembrava. Ma, appunto, era solo apparenza. Perché quando gli agenti, poco prima, avevano raggiunto il personale del 118 avevano notato che qualcosa non tornava. Il corpo si trovava davanti alla vetrina in frantumi di un negozio specializzato in strumenti elettronici per la nautica. Stava compiendo un furto? È rimasto ferito nell’infrangere il vetro? Eppure a terra nessuna macchia di sangue. Nulla di nulla. Solo un corpo esanime di un uomo conosciuto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Un piccolo indizio e poco più. Poi, quando l’alba ha iniziato a rischiarare il nuovo giorno, dalle telecamere di videosorveglianza delle imprese presenti nel quartiere dei cantieri viareggini famosi in tutto il mondo è emersa un’altra verità. Quell’uomo era stato preso in pieno e spinto contro la vetrata del negozio da un Suv bianco lanciato a folle velocità proprio per investirlo.
Articolo completo di Tommaso Strambi sul sito di lanazione.it
Video credits: 50canale
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