Milano, 28 gen. (askanews) – Nel 2020 l’Inps ha liquidato 795.730 nuove pensioni, con un aumento del 7,42% rispetto all’anno precedente. E’ quanto rileva il monitoraggio sui flussi di pensionamento pubblicato dall’istituto, che sottolinea che questo valore comprende le pensioni di vecchiaia, le pensioni anticipate, quelle di invalidità e quelle ai superstiti.
In particolare, lo scorso anno si è registrato un vero e proprio boom delle pensioni di vecchiaia (255.813 contro 156.995 con un incremento dell’86% nel settore privato) e degli assegni sociali (+75%). Sono invece calate le pensioni anticipate (277.544 nel 2020 contro 299.770 dell’anno precedente con uuna diminuzione del 7,41%).
Ad aumentare sono soprattutto le pensioni di vecchiaia dei lavoratori dipendenti del settore privato, segmento che registra un incremento dell’86%, mentre le altre gestioni hanno avuto incrementi più modesti. Questo incremento, spiega l’Inps, è riconducibile all’aumento dei requisiti anagrafici nel 2019 (da 66 anni e 7 mesi a 67 anni) che invece sono rimasti immutati nel 2020. Per lo stesso motivo, anche gli assegni sociali rispecchiano lo stesso andamento (68.273 nel 2020 e 39.020 nel 2019).
re privato, nella gestione pubblica e in quella dei commercianti.
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