#emergency #afghanistan
“Emergency non ha lasciato e non lascerà l’Afghanistan – ha riaffermato Rossella Miccio, presidente dell’organizzazione fondata da Gino Strada durante questa conversazione – anzi, proseguiremo a impegnarci per garantire cure gratuite e di qualità a chi ne ha bisogno, senza discriminazioni, e a formare medici e infermieri specializzati. Ora più che mai – ha aggiunto – è necessario non disattendere le aspettative degli afgani, che la comunità internazionale ha nutrito per vent’anni e ha poi spezzato”. Dunque, concetti e promesse che Rossella Miccio aveva già ribadito davanti alle Commissioni 3° e 4° del Senato (Difesa ed Esteri) riunite in merito all’intervento internazionale in Afghanistan. L’organizzazione – ha ricordato – è presente in Afghanistan dal 1999, con due Centri chirurgici per vittime di guerra nelle località di Kabul e Lashkar-gah, un Centro chirurgico e pediatrico, un Centro di maternità ad Anabah. A proposito del rifiuto di Emergency di partecipare alla Marcia della pace Perugia-Assisi, peraltro intitolata proprio a Gino Strada, la Miccio ha detto: “Non aderiamo perché, come diceva Gino noi non siamo pacifisti, ma contrari alla guerra e infatti non abbiamo mai partecipato alla Marcia proprio distinguerci dai politici che vi parteciperanno, i quali invece hanno dimostrato con i fatti che secondo loro esistono guerre giuste ed altre che non lo sono”.
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