Milano, 2 lug. (askanews) – Scontri e arresti in Turchia durante la manifestazione contro la decisione del governo di Erdogan di uscire, a partire da luglio, dalla Convenzione di Instanbul. In piazza soprattutto donne che protestano contro la decisione di abbandonare lo storico trattato sulla prevenzione e sul contrasto della violenza contro le donne e della violenza domestica.
Un trattato firmato dagli Stati membri del Consiglio d’Europa proprio nella capitale turca nel 2011. La convenzione si fonda su quattro principi fondamentali (prevenzione, protezione, procedimenti penali e politiche integrate) che danno una struttura giuridica e un quadro di riferimento per contrastare la violenza di genere.
"Allo scoccare della mezzanotte, la Turchia ha voltato le spalle alla protezione delle donne, inviando uno sconsiderato e pericoloso messaggio a chi compie violenza contro di loro: potranno continuare a farlo con impunità", ha dichiarato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International.
In Turchia lo scorso anno ci sono stati 300 femminicidi.