MILANO (ITALPRESS) “Noi non arretreremo rispetto a un auspicio di mettere sotto controllo il fenomeno migratorio. Si rischia un incremento della criminalità non tanto per l’arrivo degli stranieri, ma per gli arrivi incontrollati, che sono il brodo di coltura in cui attecchiscono organizzazioni criminali”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante il suo intervento alla scuola di formazione politica della Lega al palazzo Castiglioni di Milano. “Sicuramente esiste una traiettoria che va tenuta sotto attenzione in questi giorni di grande crisi del controllo dei confini”, ha sottolineato.
In merito alla ragione per cui l’Italia è particolarmente interessata dai fenomeni migratori, il ministro ha precisato che esiste il “fattore attrattivo di un’opinione pubblica che annovera l’accettazione di questo fenomeno mentre in altri Paesi, piccoli e meno piccoli, sono intransigenti in maniera trasversale tra posizioni politiche diverse, senza contrapposizioni”.
Secondo Piantedosi “il cambio di passo” in Ue sul tema dei migranti “c’è stato per merito soprattutto di Meloni. Ora il tema è tornato al primo posto dell’agenda europea e bisogna dare atto a Giorgia Meloni del grande merito che ha. L’Europa e i Paesi che incrociano principalmente questo tema fare qualche passo in più verso l’inevitabile egoismo dei movimenti secondari secondo la regola di Dublino. Io e Meloni stiamo facendo capire loro che l’unico modo per limitare i movimenti secondari è bloccare gli sbarchi”, ha concluso.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-
In merito alla ragione per cui l’Italia è particolarmente interessata dai fenomeni migratori, il ministro ha precisato che esiste il “fattore attrattivo di un’opinione pubblica che annovera l’accettazione di questo fenomeno mentre in altri Paesi, piccoli e meno piccoli, sono intransigenti in maniera trasversale tra posizioni politiche diverse, senza contrapposizioni”.
Secondo Piantedosi “il cambio di passo” in Ue sul tema dei migranti “c’è stato per merito soprattutto di Meloni. Ora il tema è tornato al primo posto dell’agenda europea e bisogna dare atto a Giorgia Meloni del grande merito che ha. L’Europa e i Paesi che incrociano principalmente questo tema fare qualche passo in più verso l’inevitabile egoismo dei movimenti secondari secondo la regola di Dublino. Io e Meloni stiamo facendo capire loro che l’unico modo per limitare i movimenti secondari è bloccare gli sbarchi”, ha concluso.
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