“Il veleno te l’ho dato, perché non muori?”, avvelenata dal figlio con un piatto di penne al salmone

di solobuonumore

“Il veleno te l’ho dato, perché non muori?”, avvelenata dal figlio con un piatto di penne al salmone

Monica Marchioni è sopravvissuta al tentato omicidio da parte del figlio, l’allora 19enne Alessandro Leon Asoli, in provincia di Bologna, il 15 aprile 2021. Il giovane preparò per la madre e suo marito un piatto di penne al salmone con nitrato di sodio, nel tentativo di avvelenarli: il movente, com’è emerso nel corso del processo, giunto in appello con la conferma di 30 anni di carcere per Asoli, era legato a questioni di eredità. Loreno Grimaldi, di 56 anni, probabilmente per non dare un dispiacere al ragazzo, mangiò l’intera porzione, morendo poco dopo. "Erano veramente orrende, io appena le ho assaggiate ho sentito subito un sapore acre, con un retrogusto di ammoniaca -spiega Monica-. Questo mi ha spaventato molto, tanto da lasciarle”. Dopo “ha cercato di avvelenarmi di nuovo. Quando ho iniziato a stare male è venuto in bagno con un bicchiere che pensavo fosse una limonata, un Diger Selz, invece durante il processo ho scoperto che era veleno, con una percentuale che avrebbe potuto uccidere anche altre persone, non solo una. Poi ha cercato di soffocarmi, di picchiarmi per farmi stare zitta, perché io urlavo forte". “Eppure il veleno te l’ho dato, perché non muori?”: "Credo che non lo dimenticherò mai". 

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