Milano, 14 apr. (askanews) – Con 208 voti a favore il Senato ha detto sì alla cittadinanza italiana per Patrick Zaki, il giovane egiziano, ricercatore dell’Università di Bologna, detenuto senza processo da 14 mesi in una prigione in Egitto. Nessun contrario, 33 gli astenuti fra cui i senatori di Fratelli d’Italia.
L’impegno del governo con questa votazione prevede diverse azioni, oltre alla cittadinanza, per sollecitare la liberazione del ragazzo, compresa anche la possibilità dell’utilizzo degli strumenti previsti dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura.
Una delle due mozioni portata in Aula, poi riunite in un unico ordine del giorno, era cofirmata dalla senatrice a vita Liliana Segre, 90 anni, che ha voluto essere presente al Senato per il voto. "La detenzione di Zaki senza processo è una violazione clamorosa dei diritti umani e civili che lo Stato democratico italiano non può accettare senza fare il possibile per ottenere la liberazione del prigioniero, a partire dalla concessione immediata della cittadinanza", ha detto.
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