Dopo il secondo posto al festival di Sanremo, il rapper Geolier è tornato a casa a Napoli, nel rione Gescal nel quartiere di Miano dove è cresciuto. Ad attenderlo migliaia di persone che hanno letteralmente paralizzato il quartiere. Fuochi d’artificio ed un bagno di folla per il 23enne, all’anagrafe Emanuele Palumbo, che è stato abbracciato da una città che ha fatto il tifo per lui. Il bus che lo trasportava insieme al suo team è passato tra due ali di folla fino alla casa della madre, dove Geolier si è affacciato al balcone per salutare e ringraziare tutti.
Fanpage.it ha intervistato Enzo Chiummariello storico manager di Geolier. " Le critiche e le offese sono figlie del successo – ha spiegato Chiummariello – noi rispondiamo con il sorriso e continuiamo con il lavoro. Il nostro bilancio è positivo, Emanuele si è fatto conoscere da chi non lo conosceva, anche dalla stampa e dalla televisione, il pezzo è molto forte e siamo molto contenti". Il manager ha risposto anche sui fischi dell’Ariston e le sortite poco gentili di una giornalista in sala stampa: " I fischi sono espressione del pubblico, che può fischiare, applaudire o non esprimere opinione, quello che fa male sono le parole usate che non si addicono al linguaggio quando si parla di un artista".
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