Del Ponte sullo Stretto di Messina si parla fin dai tempi degli antichi romani, che pare avessero provato per primi a collegare in modo stabile Calabria e Sicilia con una serie di botti legate tra loro. Ma è soprattutto negli ultimi sessant’anni che l’opera è diventata uno degli argomenti centrali del dibattito politico, con governi di ogni colore che hanno bandito concorsi, istruito approfondimenti, commissionato progetti.
Fino a oggi, con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che assicura l’inizio dei lavori per il 2024. Nonostante gli annunci, però, in tutti questi anni nulla è stato realizzato. Eppure, il "Ponte che non c’è" ha comunque avuto un impatto sulla vita dello Stretto. Così, mentre la città di Villa San Giovanni è bloccata da decenni nel suo sviluppo urbanistico in attesa della grande opera, su entrambe le sponde centinaia di famiglie che abitano lungo la possibile direttrice del Ponte vivono da vent’anni con l’incubo dell’esproprio.
Tra gli intervistati di questo documentario: Pietro Lunardi, ex ministro alle Infrastrutture governo Berlusconi; Renato Accorinti, ex sindaco di Messina che nel 2002 lanciò il movimento "No Ponte" andando a protestare a oltre 200 metri d’altezza, scalando il pilone di Torre Faro; Paolo Musmeci, figlio di Sergio, l’ingegnere autore del primo progetto di Ponte che vinse nel 1969 il concorso di idee; Remo Calzona, uno dei massimi esponenti del mondo dell’ingegneria; Marco Ponti, economista dei trasporti, che analizza costi e benefici dell’opera; Anna Giordano, ambientalista WWF; Giorgio Cavazzano, uno dei più famosi disegnatori Disney che nel 1982 disegnò su Topolino la storia di "Zio Paperone e il Ponte di Messina"; Giusy Caminiti, sindaca di Villa San Giovanni; Enzo Ciconte, docente di Storia della mafia; cittadini possibili vittime di esproprio delle loro abitazioni in caso di costruzione del Ponte.
Documentario di Antonio Nasso, produzione Gedi Visual