Quando ha finito la seconda manche nel Gran Premio Rolex a Piazza di Siena, il cavaliere degli Emirati Arabi Uniti, Salim Ahmed Al Suwaidi, ha salutato al galoppo la folla che gremiva Piazza di Siena e che lo applaudiva. Un enorme sorriso stampato sul volto e unendo le mani con il gesto più "social" possibile: il cuore "disegnato" con le dita. Ben motivata la soddisfazione per lui e il suo cavallo, Foncetti Vd Heffinck. Era il loro primo GP a 1.60, in un luogo storico dell’equitazione mondiale e inanellare due percorsi netti consecutivi arrivando al sesto posto è stata praticamente un’impresa. La squadra degli Emirati, inoltre, alla prima partecipazione venerdì alla Coppa delle nazioni non aveva affatto sfigurato e anche in quell’occasione Salim Ahmed Al Suwaidi aveva messo a segno due netti. Lo abbiamo incontrato dopo il Gran Premio per farci raccontare l’emozione di "domare" un percorso tecnico, in grado di mettere in difficoltà anche i top rider e con ostacoli alti fino a un metro e 60 e larghi fino a 1.70 e insidie a ogni girata.di Cristina Autore e Gianluca Sgalambro
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