Roma, 30 mar. (askanews) – La Germania ha attivato un piano di emergenza per garantire le forniture di gas naturale temendo che la guerra in Ucraina possa interrompere le forniture dalla Russia se i Paesi occidentali non effettueranno i pagamenti in rubli, come richiesto da Mosca.
Il governo di Berlino ha quindi avviato la prima delle tre possibili fasi del piano per gestire le forniture energetiche ridotte, ha annunciato il ministro dell’Economia Robert Habeck in conferenza stampa.
"Il livello di avvertimento iniziale è il primo dei tre possibili livelli. Si tratta di monitorare, monitorare la situazione. Al ministero è stata istituita un’unità di crisi per formalizzare ciò che è stato fatto negli ultimi mesi", ha spiegato Habeck.
La task force si riunirà quotidianamente per monitorare la situazione. Habeck ha esortato le aziende e i consumatori a dare il loro contributo riducendo il consumo di energia ove possibile. "Siamo in una situazione in cui ogni kilowatt ora risparmiato è importante", secondo il ministro dei Verdi.
"É importante sottolineare che la sicurezza delle forniture è garantita, che tutti i contratti sono stati soddisfatti e che il gas e il petrolio stanno arrivando in Germania come previsto. È pertanto una decisione preventiva e precauzionale che ho preso oggi", ha aggiunto Habeck, mentre si teme che i funzionari russi presentino nuove modifiche legislative relative alle forniture di gas.
Le riserve di gas attualmente sono al 25% della loro capacità e uno stop alle forniture russe avrebbe conseguenze gravi. È solo al terzo livello di avvertimento che il governo tedesco potrebbe intervenire per dividere le riserve, dando priorità ai consumatori tutelati, come privati e ospedali, ha sottolineato il ministero in un comunicato.
La Germania è fortemente dipendente dal gas russo, con il 55% delle forniture inviate tramite i gasdotti della Russia prima dell’invasione in Ucraina. Dopo l’inizio della guerra, Berlino ha ridotto questa dipendenza a circa il 40%, un livello comunque ancora estremamente elevato.
(FONTE IMMAGINI HABECK: BUNDESWIRTSCHAFTSMINISTERIUM)