La maternità è un tema trasversale, passa dalle relazioni personali alla politica senza smettere di riecheggiare nella nostra quotidianità. Spesso, addirittura, ci sono nomi illustri che si arrogano il diritto di giudicare e di dire che cosa significhi essere madri, come queste si debbano comportare, oppure, peggio, quanto siano madri alcune donne rispetto ad altre. E sembra che questa lotta alla miglior maternità, a volte, si ritrovi anche tra le madri stesse; in una rincorsa forsennata ad essere le migliori – giudicando in maniera sprezzante le altre. Si dovrebbe, invece, rivedere la società e pensare che: se di madre ce n’è una sola, il modo di essere madri non è uno soltanto.
Così, Maria Rosaria Valentini, negli studi de Il piacere della lettura, con il libro "Cinquanta lune" (Castelvecchi), ci ha raccontato vari tipi di maternità. “L’idea di questo romanzo è nata da quattro donne che hanno deciso di ricorrere alla fecondazione medicalmente assistita. In un primo momento sono stata io stessa giudicante nei loro confronti e poi mi sono dedicata allo studio. E, come spesso succede, sono emerse le persone. Quindi, ho voluto raccontare la storia di una donna che sceglie la fecondazione assistita.”
Il vodcast di Giulia Carla De Carlo continua nella sezione ‘Libri’ di QN
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