"Sono entrato con il titolare delle pompe funebri. Non funzionava niente, era tutto spento, faceva freddo. Ho visto che il bambino era cianotico. Mi sono allontanano e ho pianto. Aveva una tutina con un cappuccio sollevato": é il racconto del portiere di un plesso condominiale in via Arcidiacono Giovanni a Bari, che è stato tra i primi ad entrare nella stanzetta ora sotto sigilli che ospita la culla termica accanto alla parrocchia San Giovanni Battista nel quartiere Poggiofranco. Nella culletta termica è stato trovato il corpo senza vita di un neonato ieri mattina, 2 gennaio e qualcuno denuncia: "Già in passato c’era sato un malfunzionamento". Mentre don Marco Simone, che collabora con il parroco don Antonio Ruccia, ricorda di un black out pochi giorni fa – di Benedetta De Falco; video di Carlo Tesser