Sono state depositate da poco le motivazioni della sentenza di assoluzione, pronunciata dalla Corte d’Assise d’appello di Brescia, di Antonio Tizzani, finito sotto processo con l’accusa di omicidio e maltrattamenti nei confronti della moglie Gianna Del Gaudio, morta con una ferita da taglio alla gola nella loro casa a Seriate (Bergamo) nell’agosto del 2016. Nella sentenza si dice che nessuno ha sentito una lite tra la coppia, assolvendo Tizzani anche dall’accusa di maltrattamenti che avrebbe dovuto spiegare l’omicidio come il risultato del comportamento violento dell’uomo, ex ferroviere, nei confronti della moglie insegnante in pensione. Nella ricostruzione fatta da Tizzani a Fanpage.it, dopo una cena con moglie e famigliari, era rimasto in giardino ad annaffiare le piante. Rientrando in casa aveva trovato un uomo accovacciato che rovistava nella borsa della moglie, quest’ultima distesa a terra in una pozza di sangue. L’uomo è poi fuggito e non è stato mai trovato. Anche perché, spiega l’avvocato Giovanna Agnelli, legale di Tizzani, le indagini non state fatte a 360 gradi ma sempre per cercare di provare la colpevolezza del suo assistito. Alcuni errori dei Ris avrebbero poi sostenuto il teorema accusatorio, rilevando – proprio a causa di una procedura di analisi sbagliata – su alcuni reperti il materiale biologico di Tizzani.
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