Il «festival» delle notizie per i 75 anni di Israele

di solobuonumore

Il «festival» delle notizie per i 75 anni di Israele

Appassionante incontro a Ronchi dei Legionari, vicino a Trieste assieme a colleghi che hanno conosciuto la storia e le contraddizioni del Paese. Davvero una grande iniziativa

E’ stata, quella di venerdì 16 giugno, una serata davvero indimenticabile a Ronchi dei Legionari, non lontano da Trieste. Eravamo invitati a parlare, davanti a un pubblico interessato ed attentissimo, della fondazione dello Stato di Israele, 75 anni fa. Compleanno celebrato proprio in questi giorni. Ero con quattro cari colleghi, Umberto de Giovannangeli, Fabio Scuto e la giovanissima Nancy Porsia. A moderare il dibattito una cara amica, Laura Silvia Battaglia, conosciuta all’Universita’ Cattolica di Milano.         Tema affascinante. Complesso e anche divisivo, perché Israele è un Paese molto particolare, e discutere dello Stato ebraico non è facile. In alcuni vi è stata la volontà di scivolare subito sulla sofferenza dei palestinesi ( visti come vittime dell’occupazione di gran parte della loro terra).         Conosco Israele molto più della mia Milano, sede del Corriere della Sera, il giornale per cui lavoro da 60 anni. A ricordarmi le volte che sono entrato nel Paese che amo da sempre è stato l’agente dell’aeroporto di Tel Aviv: "69 volte Signore. Benvenuto!" In numerose occasioni sono rimasto in Israele anche due o tre mesi, per scoprire il fascino e i segreti del Paese che vive, come ho spiegato anche nella conferenza dal titolo "Leali delle notizie" di venerdì scorso, una grave contraddizione: la maggioranza della popolazione e’ laica e convintamente democratica, ma il primo ministro Benjamin Netanyahu, che ho incontrato non so quante volte, è un personaggio che piace soltanto alla destra più estrema. Era il preferito del presidente americano golpista Donald Trump, uomo che ha disonorato la storia degli Stati Uniti.        Credevo e continuo a credere fermamente che l’unica soluzione sia quella dei due Stati, Israele e Palestina,che "vivano uno accanto all’altro in pace e sicurezza". So bene che non sarà facile per un nugolo di ragioni, ma quasi l’intero mondo accetta, anzi vuole fermamente che  il progetto si realizzi.        Ecco perché a Ronchi dei Legionari sono stato il più ottimista sulla salute democratica di Israele, mentre altre voci erano assai più critiche. Ho un carattere aspro e schietto, assetato della verità testimoniata di persona, come quando scoprii a Tel Aviv un ufficio romeno che organizzava l’arrivo di ebrei  da tutti i Paesi allora comunisti dell’est europeo. Traffico legato a ragioni di bontà e di solidarietà? Macché! Tutto a pagamento: 2000 dollari per i singoli, 3000 per una coppia, 1000 per ogni figlio. Sconti speciali per famiglie numerose. Quando scrissi la notizia sul Corriere,… ( Antonio Ferrari / ( LaPresse/AP – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/esteri/vicino-oriente/festival-notizie-75-anni-israele/3ae6dece-0df7-11ee-95d6-0f7a427f52d4

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