Il dramma degli ucraini tornati a Borodyanka, una città distrutta

di solobuonumore

Il dramma degli ucraini tornati a Borodyanka, una città distrutta

Roma, 7 apr. (askanews) – Ecco cosa resta di Borodyanka, a circa 50 km da Kiev, a lungo occupata dai soldati russi. Gli ucraini che sono tornati hanno trovato macerie e le loro case distrutte dai pesanti combattimenti. Una città che non c’è più e per cui le stesse autorità ucraine hanno parlato di una situazione persino peggiore di quella che è stata rilevata a Bucha dopo il ritiro delle truppe di Mosca. Il numero di vittime qui sarà il più elevato rispetto a qualsiasi altro posto hanno detto, non fornendo dati. "Grazie a Dio siamo vivi. Possiamo ricostruire e tutto andrà bene. Siamo forti, saremo in grado di fare qualsiasi cosa" dice Nadia tra le lacrime, sfollata e appena rientrata a Borodyanka. È così difficile, abbiamo costruito e raccolto soldi per tutta la vita, ora venire qui e vedere che tutto è distrutto". Palazzi sventrati, auto e mezzi andati a fuoco lasciati in strada. Non c’è più niente.

Serhiy, riservista dell’esercito ucraino, racconta come hanno cercato di resistere all’avanzata russa: "Dove i convogli si fermavano, noi gli sparavamo contro e lanciavamo granate. Lo facevamo nei luoghi in cui c’erano meno residenti".

Volodymyr, agricoltore, è rimasto nella sua casa: "Come potevo scappare da qui? Ho 28 maialini a casa e 3 capre. Ero vicino, dietro quell’edificio in una zona residenziale privata, io sono rimasto, ho mandato via la mia famiglia".

Lo stesso presidente ucraino Zelensky ha messo in guardia: a Borodyanka il numero delle vittime potrebbe essere davvero elevato.

Immagini Afptv

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