Per vincere alle Regionali, la maggioranza ha bisogno di due cose, di resistere sulla costa e di un buon risultato di Forza Italia
Il piccolo Abruzzo è un po’ l’Ohio d’Italia, è forse la regione più duale del Paese, diviso dalla dorsale appenninica tra un interno che vota tradizionalmente a destra, la montagna, l’Abruzzo Ultra del tempo dei Borboni, e una costa, l’Abruzzo Citra, che invece è più volatile e che nel 2018 assegnò una vittoria a valanga ai Cinque Stelle. Inoltre le elezioni di domenica sono un confronto bipolare in purezza, se così si può dire, perché non ci sono terzi incomodi, o di qua o di là. I due schieramenti sono compatti, uniti intorno al loro rispettivo candidato e dunque è facile prevedere un testa a testa. Per vincere il centrodestra ha bisogno di due cose, di resistere sul bagnasciuga, sulla costa, e ha bisogno di un buon risultato di Forza Italia. Questo partito, rivitalizzato a sorpresa dopo la scomparsa di Berlusconi, candida in Abruzzo 4-5 grandi signori delle preferenze del campo moderato. E punta ad andare in doppia cifra. Se ci riesce potrebbe attutire almeno in parte il prevedibile crollo della Lega che d’altra parte cinque anni fa qui ottenne più del 27% dei voti. Quindi tra moderati e salviniani si gioca in Abruzzo un derby nel derby, che probabilmente si rivelerà decisivo per le sorti del centrodestra non solo in Abruzzo. ( Antonio Polito / Corriere Tv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/politica/centrodestra-abruzzo-sfida-bagnasciuga-derby-moderati-salviniani/bc2e783a-dadd-11ee-96be-d6d12839d1dd