L’ultimo discorso da Presidente della Repubblica di Sergio Mattarella, al termine dell’anno e del suo mandato. Il Capo dello Stato ha ripercorso il settennato toccando le tante difficoltà attraversate, ma ha anche sottolineato la risposta unita del paese, mostrata anche nella risposta alla pandemia. "La Repubblica unita e solidale, questo è il patriottismo" ha sottolineato Mattarella, forse con un velato acceno alla richiesta di un prossimo presidente "patriota" avanzata dalla destra di Meloni. Mattarella ha avuto parole di speranza e fiducia per l’Italia elogiando chi mostrato dedizione e impegno in questi mesi difficili e marcando la rispsota unita della quasi totalità degli italiani alla campagna vaccinale. Ma non sono mancate parole di rimprovero ai pochi no vax che ancora si ostinano: "Rifiutare il vaccino è un’offesa a chi non l’ha avuto". Nella parte finale Mattarella si è rivolto alle giovani generazioni che tanto si stanno impegnando nello studio, nel volontariato e nell’attenzione all’ambiente e ha citato commosso il passaggio di una lettera che il professor Pietro Carmina aveva rivolto ai suoi studenti nel giorno del suo pensionamento: "Giovani, voi non siete il futuro, siete il presente". "Faccio mie – con rispetto – queste parole di esortazione così efficaci, che manifestano anche la dedizione dei nostri docenti al loro compito educativo" ha aggiunto Matarella che poi ha concluso il suo discorso ancora sulla fiducia verso il futuro: "L’Italia crescerà. E lo farà quanto più avrà coscienza del comune destino del nostro popolo, e dei popoli europei"