Milano, 8 nov. (askanews) – L’ex ministro Vincenzo Spadafora, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai3, ha raccontato la sua decisione di parlare pubblicamente nella sua omosessualità nella sua autobiografia sua autobiografia "Senza riserve. In politica e nella vita".
"Penso che la vita privata delle persone debba rimanere tale. Se noi fossimo un Paese culturalmente più avanzato, soprattutto sul tema dei diritti, forse anche tutti i dibattiti di queste settimane non li avremmo neanche affrontati. Penso però anche che chi ha un ruolo pubblico, politico, come il mio in questo momento storico, abbia qualche responsabilità in più", ha detto.
"L’ho fatto anche per me stesso, perché ho imparato forse molto tardi che è molto importante volersi bene e rispettarsi. E poi ci sono due motivazioni: una molto politica, perché questo è un modo per me anche per testimoniare il mio impegno politico, per tutti quelli che ogni giorno combattono per i propri diritti e hanno meno possibilità di farlo rispetto a me. Ma è anche una testimonianza di tipo religioso, io sono molto cattolico, le due cose potrebbero sembrare in contraddizione ma non lo sono affatto. Lo ha spiegato bene il Papa ma anche il mio padre spirituale, padre Ottavio, quanto l amore per tutti, gay, etero vada veramente al di sopra di tutto nella misericordia di Dio", ha spiegato.
Spadafora ha poi aggiunto che "in politica questo tema viene ancora utilizzato per ferire l’avversario politico, per quel brusio di fondo che a volte è molto squallido e che ho subito anche io. Io stasera volevo spegnere questo brusio sapendo che io resto l’uomo che sono, con tutto il percorso personale, complicato, che ognuno di noi fa nella sua vita per qualunque motivo. Spero da domani di essere considerato per quello che faccio, per come lo faccio, lo stesso uomo di sempre per la mia famiglia, per i miei amici. Forse da domani sarò solo più felice perché sarò più libero".
Il programma è visibile su Raiplay https://www.raiplay.it/