A settecento anni dalla sua morte, Dante Alighieri continua a essere uno dei simboli più conosciuti della cultura universale e la sua opera più importante, la Divina Commedia, è il secondo libro più tradotto al mondo dopo la Bibbia.
Ma la vita di Dante, per lunghi tratti, fu caratterizzata dall’amarezza e dalle difficoltà: esiliato da Firenze dopo essere stato condannato per baratteria nel 1302, fu costretto a un pellegrinaggio che lo portò a soggiornare alla corte di signori come Cangrande della Scala a Verona e Guido da Polenta a Ravenna. E proprio a Ravenna morì, nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321.
Viaggio alla scoperta dei luoghi simbolo del poeta che ha creato la lingua italiana: dal mistero dei suoi manoscritti al legame con i discendenti, dal dramma dell’esilio alla disputa sulle sue ossa, che per secoli ha diviso ravennati e fiorentini.
Documentario di Antonio Nasso