Il Baskin, basket dell’inclusione dove la disabilità non esiste: “È uno sport inclusivo”

di solobuonumore

Il Baskin, basket dell’inclusione dove la disabilità non esiste: “È uno sport inclusivo”

Baskin significa «basket integrato». Il gioco permette la partecipazione attiva di giocatori con qualsiasi tipo di disabilità fisica e o mentale a condizione che essi siano in grado di tirare in uno dei 4 canestri messi in campo. Oltre a permettere a qualsiasi persona con disabilità di giocare e non solo di "partecipare", in ogni squadra deve esserci per forza una donna. In campo ci sono 4 canestri, i due classici agli estremi del campo e due laterali in cui si trovano due giocatori "pivot".
 
I pivot sono indicati dai numeri 1 e 2, vuol dire che non hanno grande possibilità di correre e quindi sono fermi sotto uno dei due canestri posti ai lati del campo: quando un giocatore consegna la palla al pivot, questo ha 7 secondi per andare a canestro. I giocatori che vanno dal 3 al 5 invece hanno più propensione alla corsa e più forza per poter tirare al canestro più grande ma con una regola ben precisa, un numero superiore non può marcare e togliere la palla a un numero inferiore. Uno sport fatto di inclusione e non pietismo e sola partecipazione.
 
I canestri dei pivot valgono gli stessi punti dei canestri originali del campo di basket e ciò crea un gioco di squadra con sano agonismo. Le telecamere di Fanpage.it hanno seguito una partita tra "Il sentiero Baskin" squadra salernitana e "Ischia Baskin". 
Di Carmine Benincasa

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