Roma, 10 apr. (askanews) – A Roma si è aperto un festival che punta a far conoscere i fumetti dell’Est Europa: è il Baba Jaga Fest, una manifestazione ospitata alle Industrie Fluviali che oltre a workshop, incontri e laboratori didattici, presenta una mostra visitabile fino al 15 aprile con artisti italiani (Eliana Albertini, Maurizio Lacavalla) e una collettiva baltica dal titolo "Baltics Gone Wild a Kus! Exhibition".
A selezionare gli ospiti italiani del neonato festival intitolato alla strega che anima le fiabe dell’Europa orientale è stato Alessio Trabacchini, editor presso Coconinopress e tra gli organizzatori del Festival internazionale di fumetto di Bologna BilBOlbul.
"Siamo nella sala della mostra di Eliana Albertini e Maurizio Lacavalla, due artisti italiani, perché c’è anche l’Italia tra questi paesi, che però raccontano l’Est, uno la Bulgaria e uno la ex Jugoslavia", ha spiegato.
"Maurizio Lacavalla attraverso la storia del padre, italiano emigrato in Bulgaria, quindi un’emigrazione al contrario e Eliana Albertini lavorando sull’immaginario del turismo jugoslavo, di quando c’era ancora la Jugoslavia", ha aggiunto.
A invitare gli artisti della collettiva baltica (che comprende gli autori Akvile Magicdust e Gvidas Pakarklis dalla Lituania, Mark A. Puhkan deall’Estonia, Pauls Rietums e Jana Ribkina entrambi dalla Lettonia) e altri ospiti (dalla Romania Alex Bodea e dalla Polonia Daria Bogdanska) l’editore della casa editrice Kus!, lo svizzero naturalizzato lettone, David Schilter, co-direttore artistico del Baba Jaga Fest insieme a Trabacchini, che si presenta con la spilletta a sostegno dell’Ucraina:
"In questo momento ci sono sentimenti molto tesi negli Stati baltici, ognuno si sente coinvolto in un modo o nell’altro, per gli artisti al momento è davvero difficile creare arte, perché la gente non lo ritiene il centro della vita se non finisce questa macelleria dell’esercito russo in Ucraina".
"L’artista lettone ha il papà e parte della sua famiglia si trova attualmente a Kiev, altri artisti hanno amici e… si dice che Putin invaderà anche i Baltici, quindi la gente ha paura".
Nel programma iniziale era prevista anche la partecipazione di una fumettista russa, Olga Lavrenteva (con Coconinopress nel 2022 ha pubblicato "Survilo, la ragazza di Lenigrando"), che rimane nel catalogo della manifestazione, ma non è riuscita ad arrivare a Roma: "A causa delle sanzioni credo non ci siano più voli dalla Russia verso gran parte dell’Europa, non so come avrebbe potuto arrivare in qualche modo forse dalla Turchia".
"Credo che sia ancora importante mantenere il dialogo nell’arte, ma credo che ora sia il modo sbagliato di invitare degli artisti russi e il loro punto di vista, penso sia il momento di esporre artisti ucraini", ha sottolineato l’editore di Kus!.
Al posto delle tavole di "Survilo, la ragazza di Lenigrando" dell’autrice russa Lavrenteva, il Baba Jaga fest ha dato spazio a "Processo alla memoria", il documentario, nel frattempo bandito dal web, della tv russa Dozd (nota in occidente come Tv Rain e ora chiusa dal Cremlino) che racconta la storia dell’associazione Memorial di Sacharov vietata dalle autorità russe il 28 febbraio 2022.
Il primo incontro con il pubblico di Baba Jaga Fest è stato con l’artista serbo Alexandar Zograf (Coconinopress) che dal 21 al 30 aprile esporrà nello spazio Cosmo (Piazza di Sant’Apollonia) assieme ad Albertini, Lacavalla e la bulgara Kalina Muhova in "Balkans XX".