Milano, 19 nov. (askanews) – Sabato 20 novembre 2021, dalle 10 alle 17, in modalità ibrida (in parte in presenza e in parte online e in diretta streaming), torna "21 Minuti – Dialoghi sul Futuro", 13esima edizione della conferenza internazionale itinerante, dedicata alle idee in grado di ripensare e migliorare il mondo.
Focus dell’edizione 2021: le conseguenze drammatiche del climate change, dei cambiamenti geopolitici e sociali e della crisi sanitaria in corso.
La conferenza promuove la costruzione di un nuovo approccio che, con l’interazione tra Filosofia, Arte, Scienza ed Economia, faccia emergere i valori e le competenze necessari affinché ciascuno possa essere agente di cambiamento, orientando il pubblico, con una serie d’interventi di speaker e motivatori, in un percorso di conoscenza interiore capace di tirare fuori il meglio e far emergere la "consapevolezza" di sé.
Patrizio Paoletti è l’ideatore e Chairman dell’evento.
"Un uomo più consapevole – ha spiegato – oggi lo sappiamo, diventa un ‘uomo modello’ e poter modellare noi stessi, sulle capacità che altri hanno già mostrato in modo eccellente, ci facilita la vita; ci facilita il miglioramento, ci facilità anche quella quotidianità dove ci viene richiesto, appunto, di essere il ‘noi migliore di noi’, quindi 21 Minuti si concentra su questo".
Il metodo poggia su solide basi scientifiche; messo a punto dalla Fondazione Paoletti e dal RINED-Istituto di Ricerca in Neuroscienze – entrambi fondati dallo stesso Paoletti – è stato validato dalle ricerche in ambito neuroscientifico e dalle collaborazioni con scienziati, istituti e università internazionali, tra cui La Sapienza di Roma, la Bar Ilan University di Tel Aviv e il CNR.
"Ho incontrato Michael Gazzaniga nell’84, giovane ragazzo, con un trafiletto fantastico dove parlava dell’Interprete, un’area nel partietale sinistro che continuamente si occupa di dare senso agli eventi sconnessi della nostra quotidianità e, da allora, le neuroscienze sono diventate la mia quotidianità – ha aggiunto l’ideatore dell’evento – ho incominciato a interessarmi sempre di più di neuroscienze, fino al 2000 nel dar vita alla Fondazione Paoletti e poi a RINED con cui, ormai da vent’anni, collaboriamo con le più importanti e prestigiose università del mondo, parlando e indagando di come la mente funziona e di quali sono gli spazi e gli ambiti del nostro possibile miglioramento".
Un’indagine sul divenire dell’uomo e sulle sue possibili espressioni, condotta grazie alla presenza di premi Nobel, scienziati, artisti e imprenditori (oltre 150 in 13 anni) che accettano la sfida di raccontare e condividere i valori che ispirano la loro vita.
"È questa la parte più bella, dal punto di vista dello speaker – ha concluso Paoletti – perché viene ‘sfidato’ dalla nostra equipe a conoscersi di più per potersi raccontare meglio. Infatti, tanti ci ringraziano dicendo: per me esiste una vita prima e dopo 21 Minuti. A parte gli scherzi, abbiamo anche tanti speaker che, dopo 21 Minuti, hanno trovato un importante trampolino di lancio per loro e hanno ulteriormente scalato l’Everest del successo, posizionandosi non più sul campo base ma molto più in alto".