ROMA (ITALPRESS) – “Non penso che gli episodi arbitrali abbiano offuscato la nostra grande prestazione contro la Juventus. E poi sono stati tanti: il contatto di Bremer con Piatek in area, forse un fallo di Cuadrado su Candreva nell’azione che ha portato al loro rigore. Insomma, è stata una partita ricca di emozioni. Penso che il risultato sia stato giusto. A caldo avevo l’amaro in bocca, ma poi rivedendo la partita penso che sia andata bene così: la Juve non molla mai ed è stata una partita difficilissima”. Il presidente della Salernitana Danilo Iervolino commenta così l’ottimo avvio di stagione della sua squadra con sette punti in sei giornate e l’ultimo pareggio contro la Juventus, pur tra le polemiche per il gol annullato a Milik nei minuti di recupero. “Per tecnologia e per regolamento la Var è uno strumento giovane, quindi ancora oggi si fatica a comprendere quando e come intervenire – sottolinea Iervolino in un’intervista a ‘Il Corriere dello Sport’ – C’è bisogno di esperienza per perfezionare il tutto. Anche sul rigore dato alla Juve c’era forse un fallo. Dunque, il Var deve intervenire sempre oppure no? E’ un rebus per tutti noi. Ma una cosa è certa: da parte del sistema arbitrale non c’è malafede. Se il sistema vuole migliorarsi, deve essere costruttivo. E poi, tornando alla gara con la Juve, non so quanto siamo stati avvantaggiati o piuttosto svantaggiati dalle varie decisioni”.
Per Iervolino “la Salernitana è sorprendente. Sono sorpreso dal clima che c’è intorno alla squadra, dall’entusiasmo che ci mettiamo e dal fascino del progetto. Contro la Juve – spiega il presidente – mi è piaciuta la mentalità. Avevamo promesso di giocarcela su tutti i campi, di dare spettacolo e così sta accadendo. Non è una mentalità da provinciale, ma da squadra che vuole lasciare il segno in campionato. La Salernitana è forte in ogni reparto, fa spettacolo, è godibile, è ormai pienamente di categoria. Cerca la profondità, attacca e fa pressione, gioca molto alta. Siamo soddisfatti, contro la Juve abbiamo visto uno spettacolo fantastico. Mi sono piaciuti tutti. Dià ha fatto un primo tempo da campione assoluto. Con Piatek si trovano come due amici di classe. Abbiamo un centrocampo tra i più forti della serie A, una difesa di esperienza arricchita da Daniliuc e in attesa di Lovato. Un super portiere, uno dei migliori della categoria. Mazzocchi da Nazionale? Decisamente sì. E’ un quinto di centrocampo capace di giocare a destra e a sinistra. Non sfuggirà a Mancini per la prossima chiamata in azzurro. E mi aspetto che in Nazionale vadano anche Bonazzoli, Lovato e Sepe. Ora non dobbiamo montarci la testa, ma questo non vuol dire non avere consapevolezza dei propri mezzi”.
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