RIMINI (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Italian Exhibition Group, società quotata presso l’Euronext Milan di Borsa Italiana e leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici internazionali, ha approvato il progetto di bilancio civilistico e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
‘Il Gruppo IEG chiude il 2022 con ottimi risultati che segnano il sostanziale recupero rispetto al contesto pre-pandemico, registrando, nel secondo semestre dell’anno, una performance in termini di fatturato superiore al 2019, grazie ad una solida crescita organica in tutte le linee di business, e un progressivo miglioramento della marginalità, ancora influenzata da fenomeni inflattivi – ha commentato l’amministratore delegato del Gruppo IEG, Corrado Arturo Peraboni -. Nonostante gli elementi di incertezza del contesto macroeconomico sulle attese di crescita del PIL globale, il perdurare dell’inflazione e l’innalzamento dei tassi di interesse, vediamo buoni segnali di crescita nel settore in cui operiamo, che sono stati confermati anche dal successo delle prime manifestazioni organizzate nei primi mesi del 2023, alcune delle quali hanno raggiunto le performance migliori di sempre. Siamo pertanto confidenti sul raggiungimento degli obiettivi del piano industriale, perseguendo la strategia di investimento e sviluppo, sia nazionale che internazionale, attraverso partnership strategiche, nuove acquisizioni ed espansione dei nostri prodottì.
I ricavi del Gruppo al 31 dicembre 2022 si attestano a 161,9 milioni di euro, in aumento di 59,4 milioni di euro (+58,0%) rispetto al 31 dicembre 2021. Nel precedente esercizio erano stati rilevati proventi non ricorrenti per circa 28,2 milioni di euro per i contributi Covid-19 ricevuti. L’incremento del fatturato al netto dei ristori Covid è pari a 87,6 milioni di euro.
L’esercizio 2022 è stato caratterizzato da un inizio d’anno ancora negativamente impattato da fattori congiunturali, in primis la recrudescenza della pandemia da Covid-19, che ha imposto la sospensione dell’attività per buona parte del primo trimestre, mentre a partire dalla seconda metà dell’anno i settori in cui opera il Gruppo hanno mostrato forti segnali di ripresa, superiori a quelli attesi, registrando volumi di vendita, di partecipazione e soddisfazione da parte degli operatori, in taluni casi, superiori a quelli dello scenario pre- pandemico.
La crescita organica del fatturato nel 2022 è stata pari a 26,5 milioni di euro (+25,9% rispetto al 2021), trainata in particolare dai maggiori volumi sulle manifestazioni del secondo semestre e in parte da effetti prezzo.
Il recupero di fatturato relativo alla ripartenza post Covid (cosiddetto effetto “Restart”) con la programmazione di eventi cancellati, sospesi, tenuti in formato digitale o ridotto nel 2021 è stato pari a 53,4 milioni di euro (+52,1%), mentre il fatturato incrementale per la biennalità di alcune manifestazioni ha contribuito ai ricavi dell’esercizio 2022 per 4,3 milioni di Euro (+4,2%).
I ricavi degli Eventi Organizzati sono stati pari a 88,2 milioni di euro, in aumento di 49,7 milioni rispetto al 2021, quando l’attività del Gruppo era stata sospesa per buona parte del primo semestre. La quota imputabile alla componente “Restart” incide per 30,7 milioni di Euro, mentre l’effetto “Calendario”, pari a 4,6 milioni di Euro, è generato da eventi biennali quali ‘Tecnà e ‘IBE – Intermobility and Bus Expò, parzialmente compensati dai minori ricavi per la calendarizzazione dell’evento ‘Fieravicolà. La crescita organica conseguita su questa linea di business è stata pari 13,5 milioni di Euro. Gli Eventi Organizzati hanno subito nel primo semestre del 2022 gli effetti dell’ultima ondata pandemica indotta dalla variante Omicron dell’infezione Sars-Cov-2 il cui picco si è manifestato a gennaio, mese in cui sono tradizionalmente calendarizzati importanti manifestazioni quali ‘Sigep’, ‘Vicenzaoro January’ e ‘T.Gold’.
Sebbene non siano intervenuti provvedimenti legislativi di interdizione all’attività fieristico congressuale, la Società, anche dopo essersi confrontata con i principali stakeholders delle filiere produttive e distributive delle aziende partecipanti alle fiere di gennaio e febbraio, ha deciso di posticipare tali eventi, incluso ‘Beer & Food Attraction’, dalle originarie date, al mese di marzo. La variazione del calendario ha chiaramente determinato una limitata partecipazione di espositori e visitatori sia nazionali che internazionali, penalizzando significativamente i risultati del primo trimestre dell’anno rispetto al contesto pre-pandemico.
Il secondo trimestre ha visto lo svolgimento di alcune importanti manifestazioni tornate ad occupare la data storica, tra cui si citano ‘RiminiWellness’, ‘Oroarezzò e ‘Abilmente Primaverà. Ad aprile è stata inoltre lanciata la prima edizione di Solar Exhibition & Conference.
A partire dal terzo trimestre del 2022 i segnali di ripresa si sono progressivamente rafforzati, con il grande interesse di espositori e visitatori per l’evento ‘Vicenzaoro September’ e ‘VO Vintagè: gli operatori di settore hanno premiato l’unico organizzatore che, per tutto il periodo di pandemia, ha continuato a promuovere piattaforme di incontro ed eventi e che si è dimostrato un catalizzatore delle esigenze della comunità orafa.
L’evento ha raggiunto inoltre quote di visitazione dall’estero record, segnale evidente dell’importanza strategica della manifestazione per il settore non solo a livello nazionale ma anche internazionale.
La linea di business rappresentata dagli Eventi Ospitati, mediante la quale il Gruppo concede in locazione proprie strutture fieristiche a clienti che operano nel settore dell’organizzazione di manifestazioni, ha generato ricavi per 3,1 milioni di euro e ha visto lo svolgimento di 10 manifestazioni di organizzatori terzi. La crescita registrata rispetto al 2021 è attribuibile in parte alle ottime performance dovute al ritorno dei principali eventi Macfrut ed Expodental e in parte all’acquisizione di nuovi eventi, anche con una programmazione pluriennale, quali “Focus on PCB” e “YED” presso la Fiera di Vicenza; “We Make Future” presso la Fiera di Rimini.
Il segmento Eventi Congressuali, condotto attraverso la gestione delle strutture del Palacongressi di Rimini e del Vicenza Convention Centre (VICC), nel 2022 registra ricavi pari a 14,8 milioni di Euro, con un incremento di 7,9 milioni di euro rispetto al 2021, rappresentato per 5,5 milioni dal cosiddetto effetto “Restart” e per 2,4 milioni da crescita organica. L’Attività Congressuale, anch’essa inizialmente frenata dalla pandemia, ha visto complessivamente svolgersi 122 eventi tra Palazzo dei Congressi di Rimini e VICC (Vicenza). Il business congressuale è stato estremamente reattivo, dimostrando di tornare rapidamente ai livelli record pre-pandemici.
I ricavi 2022 imputabili al segmento dei Servizi Correlati, relativi alla fornitura di servizi connessi agli eventi fieristici e congressuali, raggiungono, nel 2022, un fatturato complessivo di circa 51,3 milioni, in aumento di 28,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2021. L’incremento è dovuto principalmente all’effetto “Restart” per 17 milioni di euro e a crescita organica per 9,4 milioni di euro. I Servizi Correlati beneficiano della ripresa del settore fieristico specie nella seconda parte dell’anno.
Il business legato a Editoria, Eventi Sportivi e Altre Attività comprende principalmente l’attività editoriale svolta per il settore turismo (TTG Italia, Turismo d’Italia e HotelMag) e per il settore orafo (VO+ e Trendvision).
I ricavi della linea ammontano a 3,9 milioni di euro, in miglioramento di 0,1 milioni di euro rispetto ai 3,8 milioni del 2021.
I Costi Operativi al 31 dicembre 2022 sono pari a 108,0 milioni di Euro (53,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2021) con un’incidenza percentuale sul fatturato che passa dal 52,6% (72,5% sul fatturato normalizzato dall’effetto one off dei contributi Covid) al 66,7%. Il recupero dei volumi consente un miglioramento di 5,8 punti percentuali dell’incidenza sul fatturato nonostante gli incrementi inflattivi sui costi di approvvigionamento di materiali e trasporti sui servizi correlati e dei costi energetici.
Il Valore Aggiunto registrato nell’esercizio è pari a 53,9 milioni di euro, in aumento di 5,3 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente (48,6 milioni di euro). Al netto dell’effetto positivo dei contributi Covid, il Valore Aggiunto migliora di 5,8 punti percentuali rispetto al 31 dicembre 2021 passando dal 27,5% al 33,3% registrato nel 2022.
Il Costo del lavoro è pari a 38,1 milioni di Euro (23,5% sui ricavi), in aumento di 11,1 milioni di Euro rispetto ai 27,0 milioni di Euro (26,3% sui ricavi) registrati al 31 dicembre 2021, in cui era contenuto dagli effetti degli ammortizzatori sociali, dall’assenza delle componenti variabili delle retribuzioni e dai minori volumi di attività.
Il Margine Operativo Lordo Adjusted (EBITDA Adjusted), ammonta a 18,1 milioni di euro, in miglioramento di 23,8 milioni di euro rispetto al 2021, in cui risultava negativo per 5,7 milioni di Euro.
L’EBITDA Margin al 31 dicembre 2022 ritorna a doppia cifra attestandosi all’11,2%, migliorando anche rispetto alle previsioni di piano. Nell’esercizio 2022, in particolare nella seconda parte dell’anno il Gruppo recupera 16,8 punti percentuali grazie ai maggiori volumi imputabili non solo alla ripartenza post pandemica, ma anche ad una crescita organica che, nel 2022, ha potuto recuperare solo parzialmente con gli adeguamenti tariffari l’incremento dei costi energetici e dei materiali connesso all’inflazione.
Il Risultato Operativo (EBIT) al 31 dicembre 2022 chiude in sostanziale pareggio, mentre nell’esercizio precedente era pari 2,8 milioni di euro. Al netto del contributo Covid e degli oneri e proventi di natura non ricorrente l’EBIT Adjusted dell’esercizio 2022 è pari a 2,3 milioni di Euro, in miglioramento di 24,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021.
La Gestione Finanziaria è positiva per 0,5 milioni di Euro e migliora di circa 4,4 milioni di Euro rispetto al 2021. La variazione è imputabile principalmente al fair value degli strumenti finanziari derivati, in miglioramento di 2,0 milioni rispetto al 2021 e per 1,7 milioni di euro ai minori oneri relativi al fair value delle put option.
Il Risultato Prima delle Imposte ammonta a 0,6 milioni di euro, in miglioramento di 1,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021.
Le Imposte sul reddito del 2022 ammontano a 1,3 milioni di euro mentre nel 2021 i proventi fiscali rilevati ammontavano a 0,4 milioni di Euro.
Il Risultato del Periodo del Gruppo è pari ad una perdita di 0,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea con la perdita registrata nel 2021, pari a 0,7. Il Risultato del Periodo di pertinenza degli azionisti della Capogruppo è positivo, pari a 0,8 milioni di euro contro 1,6 milioni di euro del 2021.
Il Capitale Investito Netto, pari a 189,5 milioni di euro (199,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2021), segna una variazione in diminuzione di 9,5 milioni di Euro, dei quali 6,7 milioni di Euro come variazione incrementale sul capitale immobilizzato e per 17,0 milioni di euro sul Capitale Circolante Netto.
Il Capitale Immobilizzato (253,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2022) segna incremento complessivo di 6,7 milioni di euro imputabile principalmente all’acquisizione della controllata VGroup S.r.l. che ha comportato l’iscrizione di un avviamento provvisorio per 2,9 milioni di euro, mentre la variazione delle attività finanziarie per 3,9 milioni di euro è rappresentata principalmente dall’incremento delle partecipazioni non consolidate, tra le quali l’investimento in IGECo S.r.l. per 3,4 milioni di euro, a fronte dell’acquisizione del 50% del capitale della società in joint venture con Deutsche Messe AG (DMAG).
Il Capitale Circolante Netto negativo e pari a 57.2 milioni di Euro al 31 dicembre 2022, registra una variazione in aumento di 17,0 milioni di Euro in relazione ai maggiori acconti iscritti a fronte degli anticipi da clienti per le manifestazioni che verranno svolte nel primo trimestre 2023, e che nell’esercizio precedente erano maggiormente contenuti per la ridotta attività causata Covid.
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 dicembre 2022 è pari a 95,4 milioni di euro, in miglioramento di 10,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021. La cassa operativa generata nell’esercizio è pari a 19,6 milioni di euro. Gli investimenti del periodo sono pari a 6,3 milioni di Euro e sono relativi principalmente alla manutenzione ordinaria dei quartieri fieristici e degli impianti delle società produttive, nonchè agli investimenti sui sistemi informativi e su progetti di digitalizzazione. Gli investimenti di sviluppo perfezionati mediante acquisizioni sono stati pari a 6,6 milioni di Euro e sono relativi sia all’espansione sul mercato italiano con l’acquisizione di VGroup, sia all’espansione sul mercato internazionale con l’investimento nella joint venture con Deutsche Messe AG.
– foto ufficio stampa IEG –
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