ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto a Palazzo Chigi l’atteso incontro tra governo e sindacati. Erano presenti i segretari generali della Cgil, Maurizio Landini, della Uil Pierpaolo Bombardieri, e della Cisl Luigi Sbarra. Per il governo, oltre al premier Mario Draghi, c’erano i ministri del Lavoro Andrea Orlando, dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, della P.A. Renato Brunetta e delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli.
“Questo incontro non ha risolto i problemi, non sono stati dati numeri nè indicazioni”, ha detto Landini al termina. “Risposte non ne abbiamo avute – ha proseguito il leader della Cgil -. Numeri non sono stati fatti. Si è accennato ai temi che vanno affrontati come la difesa del potere d’acquisto di salari e pensioni, salario minimo e precarietà”.
“Il governo ha confermato che varerà entro luglio un nuovo provvedimento contenente misure per tutelare il potere d’acquisto delle famiglie e sostenerle contro i rincari del costo dell’energia, ma non ne conosciamo i contenuti”, ha proseguito.
Di “incontro positivo, potenzialmente decisivo”, ha parlato Sbarra. I sindacati hanno chiesto al governo di “valutare entro dicembre la necessità di procedere anche a uno scostamento di bilancio. C’è convergenza per affrontare questo argomento insieme”. Ci sarà un altro incontro con il governo “verso il 26-27 luglio, prima del Consiglio dei ministri”, ha spiegato il leader della Cisl, che ha aggiunto: “Prima della pausa estiva il Governo è impegnato ad affrontare nuovo decreto con misure a
sostegno del potere di acquisto di salari, pensioni e famiglie”.
“Sull’emergenza, sul salario, sulle pensioni abbiamo chiesto di intervenire subito, non siamo in grado di aspettare la manovra con interventi che vadano in vigore a gennaio dell’anno prossimo”, ha sottolineato Bombardieri. “Noi abbiamo chiesto interventi strutturali, è ora di farla finita con i bonus – ha proseguito il leader della Uil -. Abbiamo chiesto di detassare gli aumenti contrattuali, la contrattazione di secondo livello, intervenire attraverso il cuneo per aumentare il netto in busta paga a lavoratori, lavoratrici e pensionati, su questo il governo ha preso tempo”.
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