Roma, 28 apr. (askanews) – Un centro per la salute nel Nord del Mali, a cui presto seguirà un centro culturale; sostegno a una clinica materno-infantile nel Fezzan, nel Sud della Libia; un progetto per sostenere due piattaforme media ancora nel Fezzan e a Niamey, in Niger. Questi i risultati presentati all’università Luiss dopo il primo anno di vita di Pax Humana, centro strategico e operativo per la pace, la sicurezza e lo sviluppo nello spazio afro-mediterraneo, nato su iniziativa della Onlus Ara Pacis, in collaborazione con l’università Luiss, Eni, Sky TG24, Terna e Coldiretti.
La presidente di Ara Pacis, Maria Nicoletta Gaida, spiega quali sono gli obiettivi di Pax Humana: "Pax Humana vuole mettere insieme le forze vive italiane, sia del dialogo che dell’associazionismo, che dell’economia per portare una presenza, non un aiuto, non è una carità, per far vedere ai paesi del Sahel, ai paesi del Mediterraneo allargato che noi ci siamo, che l’Italia c’è per lavorare insieme, per creare un futuro sostenibile, per noi e per loro.
Un progetto che in un videomessaggio il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha definito "un tassello prezioso" degli sforzi italiani nella regione, volti a favorire "quel clima di armonia culturale che è condizione essenziale per la pacifica convivenza e la prosperità di una regione strategica come quello afro-mediterranea".
Il presidente Vincenzo Boccia spiega perchè la Luiss è diventata partner di Ara Pacis:
"Perchè condivide un’idea culturale, quella di una società aperta e inclusiva, condivide l’idea di un percorso per la pace attraverso lo sviluppo che significa anche formazione e cultura. E condivide un’idea di paese, un’idea italiana del partenariato per il co-sviluppo in questi paesi. E condivide anche un’idea geografica dell’Italia, che deve diventare geoeconomica, ma anche un processo che possiamo definire di umanizzazione dell’economia e delle persone. Un’Italia centrale tra Europa e Mediterraneo, e aperta a Est".
Per questo il mese scorso Ara Pacis, Luiss e Unioncamere hanno firmato un Protocollo d’intesa per la promozione e lo sviluppo di iniziative economiche e di formazione tra l’Italia e i Balcani. E il primo risultato dell’accordo è stata la firma di un memorandum di intesa tra Unioncamere e la Camera di Commercio Estera della Bosnia Erzegovina, incentrato sulla creazione di nuove opportunità economiche ed imprenditoriali, quindi sul rafforzamento delle relazioni tra Italia e Bosnia Erzegovina.