Roma, 10 lug. (askanews) – A Roma si chiamano Nasoni, sono le fontanelle pubbliche, e nel loro nome è partito lo storytelling urbano itinerante che celebra i cent’anni del quartiere di Centocelle: nacque nel 1921 infatti il primo nucleo edilizio dell’unica borgata di Roma antecedente al fascismo.
Ogni Nasone si fa custode di una storia, emergono frammenti e personaggi del passato attraverso la drammaturgia di Fabio Morgan: "In qualche modo rappresentano il presidio della nascita di questa città; i primi Nasoni vennero installati negli anni Venti, e soprattutto nelle borgate dove si ammassavano i baraccati, rappresentavano il punto d’unione della comunità che si veniva a creare, l’unico punto dove c’era l’acqua corrente. La gente andava a prendere l’acqua, a lavare i vestiti e si formavano le prime comunità".
"I Nasoni Raccontano Centocelle" è la quinta edizione del progetto che dal 2017 racconta vari quartieri di Roma fra storie, magia, personaggi e spettacolo. In scena se così si può dire fino al 17 luglio, da Piazzale delle Gardenie.
Il regista Leonardo Buttaroni: "Quando mi è stato proposto, uno spettacolo itinerante che non è mai una cosa banale da fare per un regista; ma la cosa più bella è il progetto dei Nasoni per i cento anni di Centocelle. Ho cercato, partendo dal testo di Fabio Morgan, di raccontare un viaggio nel tempo nell’Italia, dentro Roma e in un quartiere di Roma, con le semplici persone di tutti i giorni che ci raccontano momenti particolari".
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