Roma, 7 lug. (askanews) – Cinquant’anni di Bronzi di Riace: tutte le iniziative dell’anniversario sono state presentate alla Camera dei Deputati e raccontano un simbolo della Magna Grecia, della Calabria, di tutto il Mediterraneo.
Era il 1972 quando i carabinieri riportarono a galla dal fondo dello Ionio le due statue che dopo un primo restauro già sbalordirono il mondo. Attribuiti al quinto secolo avanti Cristo, splendore dell’era classica, forse buttati a mare durante una tempesta.
Nel 2022 saranno protagonisti di una staffetta culturale che vuole rilanciare la Calabria tutta.
"I bronzi di Riace non sono solo un attrattore culturale per la Calabria, dovrebbero essere un attrattore per tutto il paese. La Calabria oggi si propone anche per questa sua ricchezza; spesso è percepita come una terra di problemi e invece è una terra di grandi opportunità" dice il presidente della Calabria Roberto Occhiuto.
Mare, montagna, borghi ma anche ricchezze culturali che devono essere attrattori di sviluppo. Da luglio a settembre eventi che uniscono mapping, visual e teatro. Da ottobre a dicembre e per il 2023 interventi artistici contemporanei per far viaggiare la Calabria nel mondo.
"I Bronzi sono riconosciuti come una delle cose più straordinarie in tutto il mondo. C’è un lavoro da fare per valorizzarli e lasciarli nella loro collocazione naturale che è il museo di Reggio Calabria, ma bisogna creare le condizioni perché i grandi flussi turistici nazionali arrivino anche a Reggio Calabria" dice il ministro della Cultura Dario Franceschini.
Parola d’ordine intorno ai Bronzi, recentemente candidati come bene Unesco, è modernità, a partire da Cubo Stage, un cubo con proiezioni video e animazioni che ricostituisce il concetto di Magna Grecia e che viaggerà in Italia e poi nei festival del mondo.
Giuseppina Princi, vicepresidente Regione Calabria: "E’ un anniversario significativo perché i Bronzi di Riace sono simbolo della Magna Grecia, dell’Europa e della Calabria. Oggi partendo da questo anniversario vogliamo raccotare una Calabria diversa, moderna, contemporanea, una Calabria due punto zero".
Le iniziative di Bronzi50 sono tantissime, dai pacchetti turistici culturali per gli studenti a un docufilm prodotto da Palomar a una puntata di "Viaggio nella Bellezza" su Rai Cultura; tutto declinato anche sui social. Ma anche un convegno che riunirà i ricercatori che per 50 anni hanno cercato di far luce su questo mistero.
"I Bronzi sono immigrati che arrivano dalla Grecia e sono sbarcati, salvati a Riace" dice l’archeologo dell’Università della Calabria Maurizio Paoletti. "É un mondo che si apre a una novità, dobbiamo leggerli in maniera diversa, in maniera contemporanea. Una visione anche digitale, una ricostruzione delle statue. Non ne dobbiamo sprecare neanche un elemento".