Gli attacchi ai mercantili nel Mar Rosso sferrati dai miliziani Houthi sono il frutto avvelenato di una pianta dalle lunghe radici cresciuta nella guerra civile dello Yemen: dal 2014 fino all’instabile cessate il fuco del 2022, 150 mila vittime accertate, 230 mila persone sterminate dalla carestia.
Gli Houthi sono un clan familiare di alto rango sociale, musulmani sciiti tra la maggioranza sunnita, con un’autonoma agenda anti-occidentale ma abili nella relazione privilegiata con Teheran, nemico giurato di Riad. Si definiscono «partigiani di Dio», usano Gaza motivando gli assalti a portacontainer e petroliere con la solidarietà alla causa palestinese e s’inseriscono nel sedicente «Asse della resistenza» accanto ad attori statali come l’Iran e a milizie come Hamas, l’Hezbollah libanese, i gruppi filo-iraniani rafforzatisi in altre paludi — Iraq e Siria — che hanno alzato il livello di scontro con gli americani fino al colpo alla base Usa di Al Tanf. E gli europei costretti a stravolgere le rotte del commercio globale corrono ai ripari con una missione difensiva.
«Visto da vicino» è la rubrica di video approfondimento dei principali fatti di cronaca a cura di Maria Serena Natale. Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/approfondimenti/houthi-clan-terrore-che-ha-tenuto-testa-sauditi-ora-sfida-l-america/ce5caef8-c41e-11ee-93f1-a16183fd09f8