Ho abortito in Italia perché a San Marino rischiavo il carcere

di solobuonumore

Ho abortito in Italia perché a San Marino rischiavo il carcere

#aborto #depenalizzazione #interruzionevolontaria
2800 euro è il prezzo pagato da Mirella, nome di fantasia, per comprare in Italia il diritto di interrompere una gravidanza non desiderata.
A San Marino, dove vive, non è potuta andare, perché la Repubblica ha sempre considerato l’aborto un reato punibile con il carcere per la donna che lo richiede e il medico che lo pratica.

"Ho già due figli e avevo messo la spirale che doveva durare 5 anni. Quella gravidanza non la volevo – spiega con il volto coperto e la voce
camuffata per non farsi riconoscere – quando sono tornata e sono andata dal medico di base per farmi prescrivere dei giorni di malattia, ha letto il referto e mi ha detto di andarmene perché altrimenti avremmo rischiato il carcere entrambi, anche se non è così
perché se lo fai in un paese estero e rientri non hai problemi se non quelli del giudizio degli altri".

Ora la vittoria del sì alla depenalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza, grazie al lavoro dell’Unione
Donne Sammarinesi, potrà cambiare presto le cose, non appena verrà legiferata una norma che ne regolamenterà l’accesso. "Spero che quello che ho passato – conclude Mirella
– non debba passarlo più nessuna donna".
Di Valerio Lo Muzio e Valentina Ruggiu

www.solobuonumore.it
solobuonumore.it@gmail.com

facebook instagram twitter telegram

© Solobunumore copy left